Venezia 75, “Doubles vies” di Olivier Assayas

MOSTRA D’ARTE INTERNAZIONALE CINEMATOGRAFICA – VENEZIA ’75

Doubles vies” di Olivier Assayas è un film sulla conversazione, dialoghi fittissimi e ritmi serrati, quasi la sceneggiatura fosse destinata al teatro.

Quello che racconta il regista è nient’altro che quello che conosce: l’ambiente parigino, fatto di dialoghi ping-pong, calici di vino alla mano, sigarette alla bocca, salotti borghesi, cafè caotici e pasti consumati nella zona living.

Lo spazio è ristretto, gli amici fanno tutti parte dell’editoria francese, ma spicca Alain (Guillame Canet), editore di successo che deve scontrarsi con l’evoluzione digitale. Questo è il tema su cui si concentrano gli infiniti dialoghi, briosi, accesi, che innescano alcuna risposta ma infinite domande.

Se qualcuno rimane legato alla cara vecchia carta, altri come Laura (Christa Theret), giovane imprenditrice nel campo dei media e amante di Alain – sì perché tutti, nessuno escluso, hanno una doppia vita – tenta di portarlo nelle new era, convincendolo con citazioni dai grandi classici, da “Il Gattopardo“di Giuseppe Tomasi

Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi“.

Fulmini e saette i dialoghi, zampillano da un salotto alla maison degli amici, i personaggi hanno sempre quell’aria noncurante, ma così borghesemente intellettuale, un poco dirty, può essere il capello arruffato o una briciola a terra, un dito succhiato tra un Bordeaux e una omelette o una shirt stropicciata, ma questa è Parigi, ça va sans dire.

Voluta forse la superficialità contenutiva, scandita da cliché e concetti ripetuti all’infinito, una leggerezza che rispecchia i personaggi, traditori (anche Selena, la moglie di Alain interpretata da una brillante Juliette Binoche, ha una storia con Leonard, lo scrittore depresso e a tratti infantile), bugiardi, menzogneri, ma per necessità (Leonard è in grado solo di raccontare storie autobiografiche, portando così la sua vita privata sulla bocca di tutti, intervistatori ambigui e compagna consapevole). Quest’ultima, un personaggio che Assayas vuol renderci antipatico dalle prime scene, cinico, distaccato, calcolatore, risulta invece essere l’unico a non fare il doppio gioco. Lei, che deve destreggiarsi tra i disastri dell’uomo politico che assiste per lavoro, è invece una compagna fedele, che ama incondizionatamente i difetti di Leonard, quelli che lo rendono poi così buffo e facile preda, lei che ama senza chiedere niente in cambio, regalerà la scena più toccante del film, annunciando che, dentro di sé, attende una nuova vita.

‘Doubles vies’ uscirà in Italia a gennaio 2019 distribuito da I Wonder Picture.


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