Il ritorno della Divina Alessandra Ferri all’Auditorium Parco della Musica

Il ritorno della Divina Alessandra Ferri, domani a Roma, all’Auditorium Parco della Musica
Foto di Lucas Chilczuk

Se la Divina Alessandra Ferri, ritorna a danzare, dopo il suo addio alle scene, risalente a qualche anno, bisogna accorrere, senza pensarci su due volte. Perché sarà un evento irripetibile, perché è cosi difficile rinunciare a vedere danzare una della maggiori ballerine del nostro tempo, stella del Royal Ballet di Londra, dell’American Ballet Theatre di New York e de La Scala di Milano, musa di grandi coreografi come Kenneth McMillan, interprete senza eguali di ruoli drammatici.

“Ho visto danzare Mikhail Baryshnikov a 65 anni ed ho trovato il coraggio di tornare sulle scene”. Mai intuizione fu più giusta. Alessandra è di nuovo sulle scene, per riabbracciare il suo pubblico.

“Mi sembra di portare bellezza nel mondo, come se fosse la mia missione”

La Ferri, torna a Roma domani, 30 luglio, nella Cavea dell’Auditorium Parco della Musica Roma con lo spettacolo Evolution organizzato dal geniale e talentuoso Daniele Cipriani, in collaborazione con Fondazione Musica per Roma, uno spettacolo intenso e sfaccettato che ci mostrerà una nuova Alessandra.

“Mi sono lasciata alle spalle Giulietta, Manon, Giselle. Ora voglio affrontare ruoli nuovi che appartengano all’Alessandra di oggi”

Il ritorno della Divina Alessandra Ferri, domani a Roma, all’Auditorium Parco della Musica
Foto di Lucas Chilczuk

Ad accompagnarla in questo nuova avventura ci sarà Herman Cornejo, primo ballerino dell’American Ballet Theatre e alcuni acclamati danzatori provenienti da compagnie classiche e moderne di punta: Tobin del Cuore (Lar Lubovitch Dance Company), Craig Hall (New York City Ballet) e Daniel Proietto (Russell Maliphant Company), Jonathan Alsberry, William Briscoe e Jonathan Fredrickson, artisti molto diversi tra di loro, eppure tutti profondamente uniti dalla medesima visione della danza.

La Ferri è una delle stelle della danza italiana più amate nel mondo. E’ una star assoluta, la sua personalità e il suo talento fanno di lei una ballerina unica e rara. Lei non è l’erede di nessuna étoile del passato, lei è Alessandra Ferri, che ha impresso un suo stile nella storia della danza, di ieri, oggi e domani.

Qualche anno fa decise di abbandonare le scene. Mai notizia fu accolta con tristezza dai ballettomani e non. Tutti accorsero ad ammirarla nei suoi ultimi spettacoli e una sera di circa otto anni fa, infatti, tutti ricordano le lacrime al viso e un sor­riso rico­no­scente verso il suo pub­blico. Eravamo in estasi al Tea­tro alla Scala di Milano, Alessandra dava l’addio alle scene insieme all’amico e collega Roberto Bolle, con uno dei uno dei ruoli più strazianti della sua car­riera, La Dame aux Camé­lias di John Neu­meier, sto­ria d’amore e morte, una di quelle parti che esigono talento, personalità, sensibilità, interpretazione.

Il mondo della danza perdeva una delle sue stelle più luminose, una diva controvoglia, una donna dal carattere tenace e carismatico.

Voleva dedicarsi alle figlie adolescenti e all’allora marito Fabrizio Ferri. Tutto era così umanamente comprensibile, ma il pubblico rimase, attonito e triste, comunque! E’ cosi difficile lasciar andare via le stelle.

“Quando smisi avevo capito che un capitolo era terminato per me. Ho avuto una fase di lutto. Poi un’altra, di sollievo. Mi sono occupata delle mie bambine, ho curato aspetti della vita che erano stati secondari rispetto alla carriera. E poi all’improvviso, ho cominciato a soffocare. Non era la scena, non era il pubblico, era proprio il ballare, il bisogno di vibrare, quello che mi mancava”.

Bentornata Alessandra!!

 

Foto in copertina di Lucas Chilczuk

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