Metamorfosi: la scultura contemporanea in mostra al Museo d’arte Mendrisio

È stata inaugurata lo scorso 9 aprile al Museo d’arte Mendrisio la mostra “Metamorfosi. Uno sguardo alla scultura contemporanea”: un suggestivo percorso alla scoperta della scultura contemporanea, nel segno di una forma complessa. La mostra, che inaugura la stagione espositiva 2017 del Museo d’arte Mendrisio, esplora la scultura contemporanea in una dimensione che recupera la struttura organica e l’origine naturale attraverso l’uso di materiali tradizionali, quali il legno, il ferro, il gesso e la ceramica, e attraverso composti tipici della produzione contemporanea, che spaziano dal bronzo al marmo, dalla plastica all’alluminio. Un percorso espositivo che si pone come un viaggio in una dimensione onirica in cui il mondo organico assume forme nuove ed inedite. Attraverso le opere di una ventina di artisti provenienti da diverse parti del mondo, vengono esplorate le infinite forme della materia, in bilico tra naturalia ed artificialia: tanti gli artisti esposti, in un percorso disegnato appositamente per il Museo, attraverso installazioni spettacolari che lasciano il visitatore a bocca aperta. Tra gli esponenti della scena artistica contemporanea troviamo le opere di Ai Weiwei, John Armleder, Jean Arp, Selina Baumann, Mirko Baselgia, Alan Bogana, Carlo Borer, Lupo Borgonovo, Serge Brignoni, Lorenzo Cambin, Loris Cecchini, Julian Charrière, Tony Cragg, Matteo Emery, Luisa Figini & Rolando Raggenbass, Christian Gonzenbach, Christiane Löhr, Claudia Losi, Margaret Penelope Mackworth-Praed, Benedetta Mori Ubaldini, Meret Oppenheim, Julia Steiner, Gerda Steiner & Jörg Lenzlinger, Teres Wydler: nomi molto diversi tra loro per formazione ed età anagrafica, uniti però dal comune denominatore della spettacolarità: opere accomunate da forme complesse ed eccentriche, non diverse dalle celebri Wunderkammerm i piccoli gabinetti delle meraviglie di principi e reali in cui venivano osservati e raccolti oggetti bizzarri, che attraevano la curiosità già alla fine del XVI secolo. Un affascinante viaggio nella forma labirintica e molecolare, ingigantita da una dimensione interiorizzata. La mostra, allestita negli spazi dell’ex Concento dei Serviti, resterà aperta fino al 25 giugno 2017.



(Cover: Ai Weiwei, Ruyi 2012)