McLaren protagonista del Motorshow di Bologna

Occhi puntati sulla 40esima edizione del Motorshow di Bologna, dal 3 all’11 dicembre: ad aprire le danze sarà McLaren Automotive, che presenterà due modelli della gamma Sports Series. Suggestioni deluxe, tecnologie derivanti dall’esperienza su circuito e prestazioni da super car nella McLaren 570S Coupé in Ventura Orange, che sarà esposta nello stand di McLaren. Per ammirare invece la 570GT in Onyx Black sarà necessario spostarsi presso la prestigiosa sede di Palazzo Zambeccari.

“La passione ci guida”: questo, il motto di McLaren, come dichiarato da Ado Fassina, Amministratore Delegato di McLaren Milano. “Le vetture della McLaren coinvolgono il guidatore in maniera unica e i modelli della gamma della Sports Series sono perfette per il mercato italiano, attirando persone che volgiano far parte di un’innovativa ed esclusiva esperienza automobilistica.” La nuova gamma di modelli Sport Series segna l’ingresso di McLaren nel mercato delle auto sportive di lusso: nel segno della tradizione McLaren, ecco automobili dalla struttura ultra-leggera, che include l’uso di un telaio in fibra di carbonio, Monocell II, tratti stilistici ben riconoscibili e una vasta selezione di dotazioni esclusive.

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Mirabile esempio di moderna maestria artigianale, la Sports Series prevede la rifinitura a mano di ogni singolo esemplare presso l’avanzatissimo McLaren Production Centre (MPC) di Woking, in Inghilterra. Ad impreziosire gli interni una linea esclusiva di rifiniture. I prezzi non sono certo accessibili: la 570S Coupé è in vendita a partire da 191.500€, mentre la 570GT parte da 200.500€.

Naomi Campbell attrice su Fox

Non solo regina delle passerelle e supermodella dalla bellezza rara: ora Naomi Campbell diventa attrice per una serie tv. La Venere Nera è stata scritturata nel cast della nuova serie di Lee Daniels, che andrà in onda su Fox. “Star” dovrebbe essere il titolo della serie, che segna una nuova esperienza davanti alla macchina da presa, per la top model, che ha già partecipato ad Empire.

Nella nuova serie la Campbell dovrebbe interpretare il ruolo di Rose, madre londinese Alexandra, interpretata da Ryan Destiny: segni particolari, bellissima, ricchissima e colta. Un personaggio estremamente interessante, modellato ad hoc sulla modella. Star è incentrata sulle storie di tre cantanti talentuosi, che cercano di emergere e di trasformare il loro sogno in realtà.

Nel cast diverse stelle del cinema, come Queen Latifah nel ruolo di Carlotta, Benjamin Bratt nei panni di Jahil, Jude Demorest nel ruolo di Star, Ryan Destiny nel ruolo di Alexandra, Brittany O’Grady nei panni di Simone e Amiyah Scott nel ruolo di Cotton. Tra le guest star anche Lenny Kravitz.

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Un regalo prezioso: gli Holiday Set Aveda

State già pensando alla lista dei regali per il Natale 2016? Elegante, preziosa, sofisticata la limited edition creata da Aveda. I pregiati Holiday Set sono semplicemente perfetti per le festività natalizie: un sapiente mix di accordi cromatici e note profumate per dei cofanetti esclusivi dallo charme unico.

Perfetti per lui e per lei, gli Holiday Set Aveda si compongono di suggestioni delicate ed affascinanti. Un aroma nuovo inaugura il cofanetto: è Candrimā, dal Sanscrito, che letteralmente significa “chiaro di luna”. Note avvolgenti si sviluppano attorno al connubio tra zenzero e giglio rosso. I set uniscono la bellezza alla salvaguardia e alla tutela dell’ambiente.

Confezionati con la carta lokta, realizzata a mano in Nepal, i set regalo per il Natale firmati Aveda contribuiscono ad aiutare le popolazioni locali: grazie a questa partnership, che dura da nove anni a questa parte, è stato infatti possibile conseguire risultati eccellenti nel miglioramento delle condizioni di vita dell’intera comunità.

Al via il Napoli Design Market

A Napoli è di scena la creatività, con la seconda edizione del Napoli Design Market. Una vetrina all’avanguardia per restare aggiornati sulle ultime proposte dell’artigianato, per chi va alla ricerca di prodotti unici, che siano lontani dagli standard e dalla massificazione.

L’handmade regna incontrastato nella kermesse partenopea, tra arredo, interior, moda e design, per pezzi unici, che si discostano dalle solite regole: largo a colori, forme e materiali nuovi, per una rassegna interessante e ricca di fascino. La location scelta per l’evento è il Complesso Monumentale SS. Apostoli.

Stanchi delle logiche commerciali imperanti, gli organizzatori della manifestazione portano in scena un tripudio di creatività che strizza l’occhio all’innovazione. La kermesse avrà luogo sabato 17 e domenica 18 dicembre 2016 nella splendida e suggestiva cornice di una costruzione tipicamente napoletana del 1649, oggi sede del Liceo Artistico di Napoli S.S. Apostoli. Un evento imperdibile.

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Red carpet alternativo per Jennifer Lawrence

Si è tenuto a Parigi il primo Photocall di “Passengers”, il nuovo film che vede come protagonista la splendida Jennifer Lawrence, accanto a Chris Pratt. L’attrice si è presentata all’evento con un look originale: basta abiti da gran soirée, alla biondissima Jennifer Lawrence basta un semplice maglioncino grigio e una lunga gonna di tulle per incantare.

Un look da regina delle nevi, per il jumper in cashmere impreziosito da stelline. L’outfit, firmato Dior by Mariagrazia Chiuri (Primavera/Estate 2017), evoca suggestivi scenari incantati, tra ispirazioni knitwear e dettagli luxury. Trasparenze effetto nude look per la lunga gonna in tulle, che lasciava intravedere le lunghe gambe dell’attrice, mentre il maglioncino era perfetto per sfidare il freddo pungente di questi giorni.

Sofisticata e glamour, Jennifer Lawrence si è presentata con poco trucco, nei toni neutri, fatta eccezione per un rossetto dalle tonalità più intense, e con i capelli legati in una coda di cavallo bassa. Bando a scollature e inutili coup-de-theatre: l’attrice ha dimostrato che è possibile apparire in forma smagliante anche con una mise semplice.

Snapchat: è boom di adolescenti

Boom di adolescenti tra gli utenti italiani di Snapchat: la celebre app col fantasmino conta numeri record per la presenza di giovani tra i 13 e i 17 anni, che costituirebbero il 44% degli utenti.

Leader indiscusso tra i social network, Snapchat e le sue funzioni, come i video e le foto che si autodistruggono, sono copiatissimi dagli altri social, in primis Instagram, che sta cercando di riprodurne fedelmente le principali caratteristiche. L’applicazione gialla, creata da Evan Spiegel, conta in Europa ben 50 milioni di utenti, mentre a livello globale ha superato i 150 milioni di utenti attivi al giorno.

In Italia il 44% dei «milioni di iscritti» ha tra i 13 e i 17 anni. Il 42% ha tra i 18 e i 24 anni e il 9% tra i 25 e i 34. Solo il 6% ha più di 35 anni. Una percentuale allarmante ma che trova una contropartita efficace nel rispetto della privacy, che l’app garantisce: su Snapchat non è infatti possibile cercare i profili dei singoli utenti, a meno che non se ne conosca il nickname; non è inoltre possibile commentare in pubblico, condizione questa che attenua fenomeni inquietanti come il cyberbullismo.

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La società secondo fonti non ufficiali starebbe anche per essere quotata in Borsa, per un valore di 25 miliardi; inoltre punterebbe a raggiungere un fatturato compreso tra i 250 ed i 350 milioni di dollari.

Museum Snapchats: la storia dell’arte corre sui social

Cosa succede se si associa la storia dell’arte alla parodia? Ce lo insegna Museum Snapchats, una sorta di pinacoteca basata sull’ironia che raccoglie i commenti fatti dai visitatori dei musei di tutto il mondo. Un modo nuovo di imparare la storia dell’arte, che trova spazio sulla celebre app del fantasmino.

Sulla scia della geniale pagina Facebook Se i quadri potessero parlare, creata da Stefano Guerrera, autore anche di due libri, scritti dopo avere superato la soglia record di un milione di likes. Immediatezza e humour, per commenti che impreziosiscono capolavori storici dal valore inestimabile.

Grazie a Snapchat questa forma di parodia ha trovato massima diffusione: dietro a Museum Snapchats c’è perfino un intento di natura pedagogica, giacché si vorrebbe rendere popolare la storia dell’arte grazie alla sua capacità di “ammazzare la noia di una visita guidata”. Da oggi andare al museo non serve più: questa sembrerebbe essere la nuova filosofia, che trova molteplici esempi sul web, come il sito di intrattenimento Boredpanda, che ha creato una gigantesca pinacoteca comica virtuale.

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Resta da chiedersi come si possa coniugare la parodia all’intento pedagogico, venendo a mancare ogni riferimento all’autore e all’anno delle opere pubblicate online: una lacuna non da poco, per un’applicazione che avrebbe potuto coniugare il lato comico a quello educativo.

La moda più scandalosa in mostra a Parigi

Aprirà i battenti domani 1 dicembre 2016 al Museé des Arts Décoratifs di Parigi la mostra “Tenue correcte exigée! Quand le vêtement fait scandale”: una carrellata di affronti al comune senso del pudore, per capi che hanno cambiato il corso della storia del costume.

Dalla minigonna allo smoking per lei, dai jeans strappati alle sfrontate provocazioni che alcuni designer hanno portato sulle passerelle: fino al 23 aprile 2017 sarà possibile visitare l’esposizione che porta in scena i capi più scandalosi della moda dal XIV secolo ad oggi.

Dallo smoking femminile firmato Yves Saint Laurent alla gonna maschile, portata sulle passerella da Jean-Paul Gaultier e da Rick Owens (con tanto di pubenda in vista!); dalla minigonna di Courrèges ai capi plastificati dalle suggestioni spaziali di Pierre Cardin, una carrellata di pezzi iconici destinati a restare impressi indelebilmente nella memoria collettiva. Sono esposti oltre 400 capi e accessori, ma anche ritratti, caricature, oggettistica e piccole e grandi rivoluzioni nei codici estetici e nella morale collettiva.



L’esposizione si articola in tre tematiche: “Le vêtement et la règle“, “Est-ce une fille ou un garçon ?” e “La provocation des excès”. Largo a immagini choc e pezzi delle collezioni più discusse di designer di fama mondiale, dall’autunno/inverno 1995-96 di Alexander McQueen alle suggestioni futuriste di Yohji Yamamoto, dagli eccessi di John Galliano a pezzi classici indossati da dive del calibro di Marlene Dietrich. Esposti anche capi Chanel e Schiaparelli, solo per citarne alcuni.

Moda inverno 2016: le sneakers firmate Stokton

La moda inverno 2016 si tinge di nero, grigio e porpora per le sneakers da uomo e da donna firmate Stokton. L’azienda di calzature, dalla forte tradizione artigianale toscana, esplora tutta la palette dei toni neutri nelle scarpe da running con un tocco urban proposte in questa stagione fredda. Stokton unisce alla tradizione e alla qualità del made in Italy l’innovazione di prodotti giovani e alla moda: le sneakers si vestono infatti di neoprene e bande elasticizzate che ne accentuano lo stile sporty-chic. Comodi e stilosi, i modelli di calzature proposti per l’autunno inverno 2016-17 hanno la suola a cassetta tipica del brand e fondi micro extra light che ne alleggeriscono la struttura garantendo il massimo comfort. La suola assume un ruolo protagonista, diventando elemento di stile e non solo funzionale.


La moda inverno 2016 Stokton propone le classiche sneakers da uomo in accostamenti di lavorazioni e materiali inediti. Le scarpe running assumono un tocco chic dalla texture pitonata e più underground nella variante di pelle bottata, insieme a lavorazioni crackle metalizzate. Anche per le sneakers da donna, lo stile è nei dettagli e negli accostamenti materici: ricami di paillettes e inserti di pelliccia mohair e shearling dominano le scarpe da running della linea femminile insieme a stampe 3d come quella a rete. La novità della moda inverno 2016 di Stokton sono i modelli di stivali e stivaletti da accostare alle sneakers. Gli stivaletti texani sono un’evoluzione dei beatles boots presenti nell’ultima collezione, arricchiti da frange, borchie ed inserti metallizzati. Biker e francesine ritornano anche in questa collezione autunno inverno 2016-17 insieme ai mocassini, per la prima volta nel repertorio di Stokton. I mocassini da donna con morbide frange sono proposti con una suola carrarmato o con una struttura più sottile, ma in entrambi i casi resi estremamente leggeri e confortevoli dalla suola micro extra light.





Photo Courtesy FAYERCOMMUNICATION press office.

In mostra al MET “Masterworks: Unpacking Fashion”

Ha aperto i battenti al Costume Institute del MET di New York lo scorso 18 novembre la mostra “Masterworks: Unpacking Fashion”: un tuffo nella moda vista come arte, tra abiti scultorei acquisiti dal museo nel corso degli ultimi dieci anni e pezzi storici che hanno caratterizzato in modo determinante la moda. Fino al 5 febbraio 2017 sarà possibile visitare il percorso creato ad hoc per uno spettatore curioso ed esigente: in mostra più di 60 capolavori dall’inizio del 18esimo secolo ad oggi.

L’esposizione, curata da Jessica Regan con la collaborazione di Andrew Bolton, esplora un’estetica sublime, attraverso pezzi iconici di designer che hanno cambiato il corso della storia del costume, conferendo più volte alla moda lo status di forma artistica. “La nostra missione è presentare la moda come una forma di arte vivente che interpreta la storia, diviene essa stessa parte del processo storico ed ispira l’arte successiva”, così Bolton ha descritto lo scopo della mostra. “Nei settant’anni trascorsi da quando il Costume Institute è diventato parte del MET, nel 1946, la nostra strategia di collezionismo è passata dal creare una collezione di alta moda occidentale che fosse di respiro enciclopedico ad una che fosse invece focalizzata sull’acquisizione di un insieme di capolavori”.

“Se la moda deriva spesso dal suo essere effimera, la sua rapida risposta ai cambiamenti assicura che vi sia un’immediata espressione dello spirito del tempo, un vivido riflesso dei cambiamenti sociali, culturali e politici e delle trasformazioni subite dai canoni di bellezza”, queste le parole di Jessica Regan. “I capolavori che abbiamo scelto di evidenziare, insieme a molti altri che abbiamo collezionato nello scorso decennio, scaturiscono da forme, motivi e temi del passato, reinterpretando la storia del costume in forme che risuonano nel presente”.

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Ardite giustapposizioni ed interessanti flash-back caratterizzano l’esposizione, organizzata cronologicamente: vengono messi insieme capi delle collezioni più recenti e pezzi storici, allo scopo di illustrare la persistente influenza di alcuni couturier e di determinate silhouette iconiche. Un esempio tra tutti, un capo di recente acquisizione di John Galliano per Maison Margiela risalente al 2015 viene accoppiato ad un abito Cristobal Balenciaga del 1964.

Tra i nomi esposti Gilbert Adrian, Azzedine Alaïa, Cristóbal Balenciaga, Geoffrey Beene, Thom Browne, Sarah Burton (Alexander McQueen), Antonio del Castillo (Lanvin-Castillo), Hussein Chalayan (Hussein Chalayan and Vionnet), Christian Dior, Tom Ford, Jean Paul Gaultier, John Galliano (John Galliano e Maison Margiela), Nicolas Ghesquière (Balenciaga), Demna Gvasalia (Balenciaga), Charles James, Rei Kawakubo (Comme des Garçons), Karl Lagerfeld (Chanel), Jeanne Lanvin, Christian Louboutin, Maison Margiela, Alexander McQueen, Issey Miyake, Paul Poiret, Zandra Rhodes, Yves Saint Laurent, Elsa Schiaparelli, Raf Simons, Hedi Slimane (Saint Laurent), Viktor & Rolf, Gianni Versace, Madeleine Vionnet. L’hashtag ufficiale per seguire l’evento sui media è #FashionMasterworks.

Bottega Veneta unifica le sfilate uomo e donna

Novità in casa Bottega Veneta: come annunciato dalla maison, dal 2017 verranno presentate insieme le collezioni uomo e donna. Ci saranno quindi solo due sfilate all’anno, rispettivamente Autunno/Inverno e Primavera/Estate, durante la settimana della moda di Milano, nei mesi di febbraio e settembre.

La decisione era già stata presa lo scorso settembre, durante la sfilata-evento all’Accademia di Belle Arti di Brera: in quell’occasione si festeggiava infatti il 50° anniversario della maison vicentina e il 15° anniversario di Tomas Maier alla direzione creativa del brand e l’Accademia delle Belle Arti di Brera aveva proposto di far sfilare insieme le collezioni di menswear e womenswear.

Ora Bottega Veneta diffonde una nota in cui “conferma il suo impegno per una tempistica della presentazione e un lancio della collezione che concedano alla produzione il tempo necessario per creare dei prodotti fatti a mano”. Un’inversione di tendenza rispetto al passato, che allinea Bottega Veneta al sistema delle sfilate unificate già adottato da brand come Burberry e Gucci.

Gigi Hadid (Afp)
Gigi Hadid in passerella per Bottega Veneta (Afp)