Tendenze moda primavera/estate 2017: hoodie

Tra i capi principe del guardaroba per la primavera/estate 2017 c’è senz’altro la felpa con cappuccio: declinata in chiave sporty-chic e al contempo sofisticata, la tendenza hoodie è onnipresente sulle passerelle, e tanti sono i designer che hanno sdoganato il trend nelle proprie collezioni. Capo basic e pratico, la felpa si arricchisce di slogan coloratissimi e decorazioni cartoon: vivace e fresca ma anche comoda e funzionale, la felpa è il nuovo capo passepartout per la stagione primaverile. Perfetta su ogni mise, la felpa abbraccia suggestioni sportswear e accostamenti in chiave streetswear. Da Alexander Wang trionfano maglie cropped raffiguranti tramonti su spiagge palme californiane, da indossare con shorts e sandali; sulla passerella di Dolce & Gabbana sfilano felpe preziose con scritte tempestate di paillettes. Il Tropico Italiano trova la sua più autentica interpretazione, in una collezione in bilico tra eleganza timeless ed inediti tocchi sporty. Contrasti forti e stile British sfilano sulla passerella di DSquared2, dove la felpa si arricchisce di loghi e stemmi blasonati, che strizzano l’occhio a certi college esclusivi. Cuori ex voto e santini decorano maxi shirts da indossare come dress, pezzi iconici della collezione di Fausto Puglisi. Delicatezza e stampe floreali sfilano da Francesco Scognamiglio, mentre Grinko punta a slogan trasgressivi e pattern black. Suggestioni orientali sfilano da Gucci, tra tigri del Bengala che irrompono su magliette stampate, mentre Haider Ackermann punta a felpe da indossare con miniskirt romantiche. Fiori e ricami folk decorano le felpe di House of Holland, mentre Moschino gioca con cartamodelli stampati su felpe rosa shocking, in un tripudio di ironia e femminilità, da sempre cifra stilistica di Jeremy Scott. Suggestioni spaziali irrompono sulla passerella di Paco Rabanne, tra slogan che inneggiano al Future Sex e paillettes dal piglio timeless. Infine note surrealiste nelle stampe che impreziosiscono le maglie di Proenza Schouler, tra pattern cromatici a contrasto e charme evergreen.

Tendenze moda primavera/estate 2017: new grunge

Tra le tendenze moda che dominano sulle passerelle delle collezioni primavera/estate 2017 il neo grunge si impone come protagonista assoluto: la moda ci vuole irriverenti, nella stagione estiva che è ormai alle porte. Dimenticate diktat precostituiti e lasciate libero sfogo alla vostra fantasia, per accostamenti audaci e sovrapposizioni iconiche, che catturano l’occhio e la fantasia: ecco che la donna diviene istrionica e protagonista assoluta del suo stile, che declina in base al mood delle sue giornate. E se il più classico dei trench si indossa ora con t-shirt a slogan in tinte neon e calzini ai piedi, come visto sulla passerella di Maison Margiela, non mancano suggestioni etniche ed echi coloniali, da sempre cifra stilistica della stagione primaverile: da Acne Studios sfilano sahariane e mise tribali, impreziosite da stampe cachemire e paisley bohémien, che strizzano l’occhio allo stile Seventies. Tra pashmine e pantaloni palazzo sfila un’eleganza timeless che sublima il mix & match cromatico, in un tripudio di stampe patchwork dal sapore grunge. T-shirt con stampe iconiche sfilano da Coach indossate con gonne ed anfibi dal piglio rock, tra sovrapposizioni ardite e scenografiche; la donna vista da Andreas Kronthaler for Vivienne Westwood è grintosa ed appariscente, in chemisier in tartan che profumano di certa eleganza grunge a cavallo tra anni Ottanta/Novanta. Teatrali le maxi cappe interamente tempestate da una pioggia di paillettes, da indossare con t-shirt e jeans: le abbiamo viste sulla passerella di Dolce & Gabbana. Note tribali anche da Desigual, in lunghe jumpsuit decorate con motivi patchwork; anche Emporio Armani sposa la tendenza grunge, proponendo stampe dal sapore etnico accanto all’eleganza effortlessy-chic che da sempre caratterizza le collezioni di Re Giorgio. Suggestiva ed iconica la collezione Etro, che sdogana sovrapposizioni grunge accanto a note coloniali. Ribelle e rock la donna J.W. Anderson, che ostenta giacche biker e jeans oversize, mentre da Roberto Cavalli sfila un tribal chic in chiave grunge. Louis Vuitton celebra lo stile biker con tanto di stivali e borchie, in un mix stilistico irriverente ed originale. Turbanti in stile Twenties e capi coloniali si alternano a note charleston sulla passerella di Undercover, mentre da Versus Versace sfilano jeans strappati di netta ispirazione Nineties.

Androginia e note monastiche in passerella da Veronique Branquinho

Androgina ed irriverente la collezione autunno/inverno 2017-18 di Veronique Branquinho, che ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week: una fantasia femminile che non lesina in suggestioni mannish e capi dalle note tailoring. Se è vero che gli opposti si attraggono, i contrasti portati sulla passerella parigina dalla stilista risultano certamente affascinanti: tante le varianti stilistiche che si alternano, tra capispalla e tailleur sartoriali e giacche doppiopetto da indossare con shorts irriverenti e camicia bianca dal fascino timeless. Non mancano dettagli preziosi, come i sandali gioiello, da indossare ora anche in pieno inverno. Classicità senza tempo si unisce a bluse dal fascino folcloristico, tra cappe e cappotti rubati al guardaroba maschile, che vengono sapientemente smussati nell’accostamento con bluse a collo alto e femminilità romantica. Un’attitudine ultraconservatrice si unisce al nero quasi monastico, che apre poi ad echi esistenzialisti nei dress fino a toccare note workwear nei tailleur da gentleman contemporaneo. Capispalla in check si uniscono a camicie dallo stile vittoriano; come un’uniforme il cappotto diviene capo passepartout, stretto da cinture e fibbie e declinato in proporzioni long. Non mancano chemisier e tute da indossare con camicie istrioniche, in un mix di stili che spaziano dal monastico al minimal-chic. Teatrali e suggestive le cappe, mentre le maniche delle camicie rivelano giochi scultorei in stile elisabettiano. Una magistrale interpretazione, per una collezione iconica.

Il viaggio psichedelico in chiave borghese di Ellery

In bilico tra tradizione e modernità la collezione di Ellery, che ha sfilato nell’ambito della Paris Fashion Week: protagonista dell’autunno/inverno 2017-18 di Kym Ellery è una donna fortemente borghese, fedele ad un’estetica tradizionale, che subisce però un risveglio elettrizzante, che la fa indossare capi eccentrici, tra note techno e suggestioni high-tech. Uno stile etnico si unisce al mood urban, tra caleidoscopici voli pindarici e stampe iconiche, in un crescendo di brio e teatralità. Un’estetica dissonante e a tratti distopica, che mixa note hippie e pattern bohémien a certa eleganza timeless che sembra quasi evocare Marie Antoinette e certo spirito bougeois pre-rivoluzionario. Un borghese che intraprende un viaggio psichedelico, questo il mood della collezione, che sdogana trend contrastanti, come i bottoni in madreperla oversize accanto a coat dress in pizzo francese e latex caleidoscopico. Non mancano tailleur doppiopetto dal piglio classico, tra note sartoriali timeless e vibranti sfumature techno. I volumi sono scultorei, i dettagli spaziano dalla pelliccia al lurex. Note femminili nei bustier con maniche esasperate. Sofisticata eleganza evergreen nei tailleur in stampa check e principe di Galles, che si alternano a capispalla in latex, da cui fanno capolino colletti da educanda. Istrionici i fur coat in bicromie ardite, che si alternano a tailleur oversize da indossare sulla pelle nuda e dress svolazzanti in materiali high-tech. Si continua con interessanti chemisier in vernice e fur coat glitterati, in un viaggio in chiave 3D. Ellery, brand presente nel calendario ufficiale della fashion week parigina dal 2015, segna con questa collezione una svolta che dimostra la maturità artistica di Kym Ellery. Tra le celebrities che amano la griffe figurano nomi come Rihanna ed Olivia Palermo, solo per citarne alcuni.

Sacai sfila tra costruttivismo ed ironia

Costruzioni ibride ed accattivanti sulla passerella di Sacai: Chitose Abe per l’autunno/inverno 2017-18 sceglie di vestire una donna consapevole e sicura di sé, che sa esattamente ciò che vuole. Fedele alla propria estetica, Abe spazia attraverso ispirazioni e riferimenti eterogenei, dal romanticismo all’atletica, dallo stile college al denim all over, passando per lo chic à la parisien e i bestiari medioevali. Non manca inoltre un curioso omaggio a Chanel e a Kaiser Karl Lagerfeld. Le sihouette sono fluide e ricercate, in uno stile casual che rigetta i cliché e le convenzioni, liberando la donna da ogni diktat precostituito. La donna è ora libera di accostare una gonna jeans a un coat vestaglia profilato in pelliccia, che strizza l’occhio ai paesaggi della Patagonia. Largo ad una moda dinamica che non lesina in costruzioni accattivanti ed originali, spaziando tra stili ed epoche diverse: tra parka in nulon e pantaloni cargo decorati con stampe floreali dal sapore vittoriano sfila una parata di trench in giallo e blu che inneggiano a note sporty. Suggestioni preppy rivisitate nelle felpe stile college, mentre i tailleur classici ricordano lo stile evergreen di Chanel, tra eleganza lady-like e tweed d’ordinanza. Chitose Abe elabora una propria visione in cui rivisita i codici iconici delle case di moda, apportando un suo geniale contributo non privo di ironia. Tripudio di sovrapposizioni affascinanti, che mixano stili diversi, spaziando dallo streetswear allo sporty-chic: una collezione pensata per la donna contemporanea, che unisce comodità e spirito avanguardistico.

Aperto il giardino dei tulipani a Cornaredo, Milano

Grazie a una coppia olandese, Edwin e Nitsuhe, dalla scorsa domenica Milano ha il suo giardino dei tulipani. A Cornaredo i due hanno aperto U Pick, il più grande campo di tulipani d’Italia, per trasmettere a tutti il loro amore verso questi fiori, simbolo della loro terra. «Crediamo che tutto il mondo ami i tulipani» hanno dichiarato, felici, all’apertura del giardino. L’inaugurazione della scorsa domenica ha fatto felici tantissime famiglie, coppie e bambini che hanno potuto ammirare e raccogliere i tulipani fra 250 mila esemplari di 180 specie diverse. Un vero e proprio giardino incantato, un angolo di natura e di poesia appena fuori dalla caotica città.


A pochi giorni dall’apertura, però, Edwin e Nitsuhe hanno provato l’immenso dispiacere di vedere molti dei loro fiori abbandonati per terra. Sulla pagina facebook del giardino dei tulipani U Pick, infatti, è comparsa una fotografia di numerosi fiori raccolti in vasi di plastica. «Questi sono i tulipani che abbiamo raccolto in mezzo al campo lasciati dalle persone – hanno scritto gli ideatori di U PickSe ogni giorno sarà cosi finiranno molto presto». Sembra infatti che i visitatori, che all’ingresso pagano tre euro per avere due tulipani, li abbandonino per terra quando ne trovano altri più belli, invece di sommarli e pagarli alla cassa (ogni fiore costa 1,50€). Una situazione che addolora la coppia e che rischia di far chiudere il progetto prima del previsto. Al momento, la corsa alla raccolta dei tulipani continua incessante. Le prenotazioni per i prossimi weekend sono già sold out, e l’unico modo di accedere al giardino è andare a Cornaredo durante la settimana, quando le prenotazioni non sono obbligatorie. Edwin e Nitsuhe accolgono a braccia aperte tutti gli amanti dei fiori e del giardinaggio, sperando però che i loro adorati tulipani siano trattati dai visitatori con lo stesso amore e rispetto.


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Dolce e Gabbana a Palermo: il nuovo spot girato al mercato del Capo

Dolce e Gabbana a Palermo: come spesso accade, il duo di stilisti ha scelto le atmosfere coloratissime e veraci del capoluogo siciliano. Così negli ultimi due giorni il mercato tradizionale del Capo ha visto splendide modelle e abiti dal forte spirito mediterraneo apparire tra le bancarelle di frutta e verdura. Il servizio fotografico di moda donna e lo spot di moda uomo firmata Dolce e Gabbana hanno animato il cuore della Palermo più autentica e genuina, in uno di quei mercati storici in cui il profumo di agrumi e i colori degli ortaggi creano un’atmosfera speciale. Atmosfera che si intona perfettamente alla moda Dolce e Gabbana, che alla Sicilia hanno spesso attinto sia come fonte d’ispirazione per le loro collezioni che per le location delle campagne pubblicitarie. L’ultima tappa siciliana, per Domenico Dolce (nato a Polizzi Generosa, nel Parco delle Madonie) e Stefano Gabbana, era stata a Cefalù e Pollina, per lo spot del rossetto Miss Sicily.


Da sempre innamorati delle tradizioni, della Sicilia e della spontaneità tipica dell’isola, Dolce e Gabbana a Palermo hanno voluto cogliere la genuinità dei suoi colori e dei suoi abitanti. Sul set, modelle e modelli della campagna D&G Millennials sono stati accostati a passanti e ambulanti del mercato del Capo. Persone vere, colte nell’immediata freschezza della quotidianità, coperte da capo a piedi di abitini dalle applicazioni preziose e accessori scintillanti, decorazioni barocche e dettagli urban, quell’estroso mix di tradizione e modernità che ha reso Dolce e Gabbana una delle griffe più famose del mondo. Tanto più che le ultime collezioni degli stilisti sono rivolte a una nuova idea di moda: eclettica, lussuosa, ma scelta dai giovani e pensata per i giovani. Sono i millennials i protagonisti della moda Dolce e Gabbana, gli stessi che hanno prestato il volto alla colorata campagna advertising al mercato del Capo.


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I trend della Tokyo Fashion Week: stile militare

Si è da poco conclusa la Tokyo Fashion Week dedicata alle collezioni autunno/inverno 2017-18. Tanti i trend che hanno attraversato le passerelle giapponesi, definendo ciò che andrò di moda nella prossima stagione invernale. A dominare in assoluto tra le tendenze sembra essere lo stile militare, protagonista di quasi ogni collezione presentata. Tra androginia e semplicità, tanti sono i designer che hanno prediletto suggestioni army-chic nelle loro collezioni. Il verde militare si impone come colore passepartout per l’autunno/inverno 2017-18, declinato su capispalla iconici e su gonne e capi dalle note sportswear. Tripudio di verde militare domina nella collezione di Discovered, che sdogana capi dalle suggestioni sporty-chic; sofisticata ed iperfemminile la collezione di 5-knot, che non lesina in accostamenti arditi, unendo camicie e bluse in seta a pantaloni sartoriali e parka militari. Grinta da suffragetta contemporanee e femminilità timeless sulla passerella di Growing Pains: tra gonne a ruota e baschi army-chic, sfila una sorta di crocerossina in chiave luxury, perfetta interprete di pellicole belliche, in un tripudio di glamour d’altri tempi e sovrapposizioni avanguardistiche. Femminile e sofisticata anche la donna di House_commune, che sfoggia inedite sovrapposizioni di più capispalla: ecco che sopra il più classico dei trench fa capolino un maxi coat in pelliccia. Sperimentale ed avanguardistica la collezione di Lithium, che omaggia il cappotto in stile militare conferendogli nuova vita: tra maxi tasche in pelliccia sfila una femminilità nuova caratterizzata da uno spirito playful. Verde miliare impreziosisce tailleur sartoriali anche da Matohu, in un trionfo di comfort e vestibilità homewear. Sovrapposizioni iconiche e tute dal sapore workwear hanno sfilato da Name, in bilico tra androginia e suggestioni aviator. Camouflage e note underground dominano invece sulla passerella di Sulvam: tra capispalla oversize e sneakers ai piedi si consuma un inaspettato mix di elementi sportswear e riferimenti militari. Chiude infine Ujoh, che declina lo stile military-chic in chiave iperfemminile, per capispalla con maniche furry da indossare sulla più classica gonna a matita.

Da Masha Ma sfilano nostalgici echi punk

Decostruzioni e suggestioni tailoring sfilano sulla passerella di Masha Ma: sarà un autunno/inverno 2017-18 all’insegna dei contrasti, in una collezione denominata “Collection P”, tributo alla moda punk, amatissima dalla designer, formatasi a Londra. Masha Ma, ex studentessa della Saint Martin, a Londra iniziò anche la sua carriera, lavorando tra gli altri anche per Alexander McQueen: la stilista si lascia andare ad echi nostalgici per i suoi anni giovanili, senza perdere di vista la grinta e la trasgressione insite nell’essenza stessa dello stile punk. Largo ad una collezione iconica, che accanto a tuxedo sartoriali porta sulla passerella della Paris Fashion Week hoodie ed asimmetrie ardite, gonne in tartan con nato di spilla da balia e stivali platform svettanti. Strong ed eclettica la donna che indossa pelle all over, incarna perfettamente lo stile che dominava nella Londra underground degli anni Ottanta; non mancano jeans a gamba larga, pannelli che fanno capolino dai capi in tartan, collari dal piglio fetish. Sulle t-shirts dominano slogan che inneggiano ad un’adolescenza che sembra non voler finire mai, mentre il focus dei capi sartoriali punta alle spalle: non mancano costruzioni ardite e sovrapposizioni audaci, in un tripudio di tartan all over, che si alterna a black e tocchi gold nei maxi dress laminati. Interessanti le maniche extra long di capispalla croptop e di giacche biker in pelle. Trasgressiva ed irriverente, la musa di Masha Ma percorre a passo sicuro il catwalk, forte di una personalità esplosiva e di uno stile iconico.

Lasabira, il nuovo marchio della moda donna

Lasabira è un nuovo marchio nato a Milano, creato da Sabira Iskendirova.
Sabira dall’infanzia si interessa di moda e delle arti, si è laureata presso la Facoltà di Pittura e Teatro in Almaty. Dopo una carriera di successo nel mercato dei titoli e finanziario, decide di terminare una delle scuole di design e moda a Milano e poi acquisire esperienza nei famosi show-room multimarca.
La prima esperienza come designer e come consulente creativo per una delle più antiche case di moda del Kazakistan sulla creazione della sua capsule collection.
Sabira Iskendirova ha lavorato come costumista in uno dei più grandi teatri in Kazakistan. Tutte queste esperienze hanno contribuito a formare la sua visione sul prodotto moda.
Il 2016 è stato il punto di partenza per la creazione di un progetto molto importante della sua vita – proprio per il marchio Lasabira. L’idea di base del progetto – la combinazione di femminilità ed eleganza con le tendenze moda del momento. La donna Lasabira sottolinea la sua individualità. Ci si sente confortevole e attraente. Il marchio è stato pensato per una donna che ama viaggiare sia per la famiglia o gli amici, sviluppando una collezione dedicata al cocktail party.

Lasabira produce tutti i suoi capi in Italia capitale della moda – Milano. Ila designer seleziona solo tessuti italiani naturali e accessori delle più famose fabbriche. Le collezioni Lasabira sono pensate per ogni donna e ricorda il miglior compromesso tra leggerezza ed eleganza.

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ALTRE STORIE, LA DISTRIBUZIONE CINEMATOGRAFICA DEI NUOVI TALENTI

ALTRE STORIE SI PRESENTA E ANNUNCIA UNA DIVISIONE DEDICATA ALLA DISTRIBUZIONE

Altre Storie, società di produzione cinematografica e televisiva, amplia il suo ambito di attività e da aprile apre una divisione interamente dedicata alla distribuzione cinematografica.

Il cuore di tutti i progetti Altre Storie è nella parola ‘storie’. Nel 2014 la società ha iniziato con la costruzione di una factory di giovani autori, con cui percorrere un cammino condiviso fondato sull’importanza della narrazione. Da allora ha sviluppato produzioni cinematografiche e avviato la scrittura di progetti televisivi con una costante attenzione alla sperimentazione e ai linguaggi del futuro. Nel 2016 ha lanciato l’operazione “i baby del cinema”, iniziando una ricerca su registe e registi under 25 per la realizzazione dei loro primi film brevi: cortometraggi, pianificati e prodotti come i lungometraggi, strategici sia per selezionare sia per valorizzare nuovi talenti italiani. Tutto questo perché in Altre Storie c’è una certezza: “c’è sempre una Nouvelle Vague da scoprire…”.

Frutto di questo percorso sono i dieci titoli che compongono il ‘cantiere della narrazione’ Altre Storie: La buona uscita, opera prima di Enrico Iannaccone, prodotta con Mad Entertainment, Ik Media e Zazen Film con il contributo del MiBACT, il documentario Ab Urbe Coacta di Mauro Ruvolo, in concorso all’ultimo Festival di Torino; l’opera prima Il giorno più bello per la regia di Vito Palmieri in coproduzione con Clemart e con Rai Cinema e il contributo di Apulia Film Commission, l’opera prima I Promessi di Pierluigi Ferrandini in coproduzione con Paco Cinematografica; l’opera seconda Quel poco che rimane di Pippo Mezzapesa (già regista del film Il Paese delle Spose Infelici) con Rai Cinema e in collaborazione con il MiBACT; l’opera prima di Dario Acocella (già regista dell’apprezzato documentario O Paìs do futebol); il documentario cinematografico dal titolo Troppo amore ti ucciderà per la regia di Giuseppe Bellasalma e Benedetto Guadagno; l’opera prima di Domenico Fortunato Wine to Love in collaborazione con Rai Cinema; l’opera prima Accadde un Giorno di Giulia Steigerwalt e il documentario Extra Time di Carlo Alessandri.

Un progetto culturale ambizioso. Una società di produzione e ora anche di distribuzione cinematografica. Un centro di ricerca e sviluppo audiovisivo per i nuovi media, dove far germogliare sperimentazioni e nuovi linguaggi. Questo è Altre Storie, società nata dall’esperienza produttiva e distributiva cinematografica del suo socio fondatore, Cesare Fragnelli, che ne è alla guida.

Altre Storie Distribuzione parte ad aprile con l’obiettivo di percorrere strade distributive consolidate, senza escludere nuove sperimentazioni che tengano presenti gli stimoli provenienti dal mercato attuale. La società debutterà con un listino di qualità dedicato sia ad autori italiani, sia ad artisti internazionali, premiati nei festival più importanti. Al timone della distribuzione ci sono giovani professionisti del settore: Carlo Alessandri, nel ruolo di Direttore Theatrical, e Vincenzo Sacco nel ruolo di Direttore Commerciale.

L’organizzazione generale di Altre Storie Produzione, invece, è affidata a Christian Scacco.

“Per adesso possiamo annunciare l’uscita in sala il 31 maggio di A Tale of Love and Darkness debutto alla regia di Natalie Portman, in collaborazione con Giorgio e Vanessa Ferrero per la loro Film 9, – ha dichiarato Cesare Fragnelli – seguito a giugno da Salaud on t’aime di Claude Lelouch in collaborazione con Rai Cinema, e a luglio da un sorprendente evento cinematografico dedicato ai grandi della musica rock degli anni 70. Contemporaneamente stiamo lavorando al listino 2017-2018 che annunceremo alle giornate professionali di Sorrento, con una piccola, gustosa anticipazione alle giornate professionali di Riccione. Possiamo anticipare che torneremo a far divertire il pubblico in sala nei giorni infrasettimanali con grandi eventi in linea con l’esperienza acquisita dal nostro gruppo di lavoro che ha ottenuto già successi importanti (la trilogia legata ai Queen: Live in Budapest, A night in Bohemia, Rock Montreal – Faber in Sardegna & L’ultimo concerto di Fabrizio de André – The Doors Live at the Hollywood Bowl ’68 – The Rolling Stone: Crossfire Hurricane – Pompei dal British Museum, ecc) e distribuiremo film di qualità che possano creare un forte legame con il pubblico”.

Per saperne di più www.facebook.com/AltreStorie.it