Da Milano a Parigi lo style nouveau fra Artisti e Modelli

Vissi d’arte, dalla Tosca di Puccini allo zeitgeist del terzo millennio. Un mondo boho chic che gli uomini sanno rivivere, almeno nel limbo aulico della moda, in un’ottica virile ma morbida, nel nome di una mascolinità che non teme il suo coté femminile. Non a caso sulle passerelle per l’autunno-inverno 2020-21 proliferano i rimandi a una sensibilità artistica autentica, che dilaga fra i musicisti e i pittori, fra gli scrittori e gli architetti, corteggiati dai sarti, dagli stilisti e dai direttori creativi, assurti a nuove star del web. Sulle passerelle esplode una grande voglia di tenerezza che scorre come un fiume in piena alla ricerca di una nuova idea di virilità, fluida, accogliente, ibrida e sensuale. Si afferma da Parigi a Milano un certo senso degli uomini per i decori tipicamente femminili dal gusto squisito e aristocratico e si diffonde un desiderio di rivendicare una primigenia coquetterie come era in voga nel settecento fra i cortigiani di Luigi XV o fra i dandy inglesi dell’epoca vittoriana, prima e durante la ‘grande rinuncia’ teorizzata da Flugel.

Berluti backstage ph. benoit auguste
Berluti backstage ph. benoit auguste


Jil Sander
Jil Sander


Marceo Burlon County of Milan
Marceo Burlon County of Milan


DSquared2
DSquared2


ralph lauren purple label
ralph lauren purple label


Nell’epoca del metoo l’uomo rinasce dalle ceneri del paradigma di una obsoleta mascolinità patriarcale e si scopre più gentile, più duttile, per smorzare i toni nel nome dell’inclusione e della contaminazione multietnica. In omaggio alla rimonta del ‘New man’ torna il soft suit codificato negli anni’80 da Giorgio Armani e Gianni Versace, i dioscuri dell’eleganza maschile di ieri, oggi e domani. Superato lo streetwear puro e duro delle precedenti stagioni, oggi le proporzioni sono riviste e si fanno imprevedibili, i volumi diventano più generosi, i cappotti si alleggeriscono così come le giacche, sempre più destrutturate, morbide come vestaglie o come cardigan secondo la lezione di Giorgio Armani, spesso completate dai gilet che flirtano con il torace levigato da un allenamento mai prevaricatore per una muscolarità tutt’altro che contundente.

B+Plus
B+Plus


JW Anderson
JW Anderson


Viktor &Rolf Monsieur
Viktor &Rolf Monsieur


Marni by Francesco Risso
Marni by Francesco Risso


Collini Milano 1937
Collini Milano 1937


E’ il fascino discreto dell’ambiguità, quella che emana dal Buffalo Style di Ray Petri e che trapela dai disegni delle giacche che riproducono i nodi del legno citando le marezzature delle toghe cardinalizie oppure da una rosa di tessuto appuntata su un trench in faille di seta o riprodotta su un coat sartoriale, o ancora da un ricamo di seta o di cristalli che dai pantaloni sale su fino alle spalle come un rivolo prezioso. L’eleganza è una forma di educazione, è nei gesti e nella capacità di discernimento, è scienza e senso artistico della vita, una percezione sottile quasi inconscia, latente perché senza sforzo, fra Leonardo e Francis Bacon, fra Magritte e Bob Dylan. Il dialogo fra i sessi diventa fondamentale per plasmare una società aldilà delle angustie ideologiche di conio sovranista, finalmente aperta dove l’empowerment femminile non è più una minaccia ma semmai un terreno di confronto dialettico.

Prada
Prada


Dolce&Gabbana
Dolce&Gabbana


gucci by alessandro michele
gucci by alessandro michele


Loewe
Loewe


Cosa vogliono le donne? E gli uomini? Riscoprire la paternità e gli affetti familiari ma anche il contatto con la natura. Sulla scena dello stile si affaccia un glamour bucolico che da Dolce & Gabbana spazia fra furry knitwear in lana e seta e maestosi cappotti a vestaglia in principe di galles con endecasillabi in maglia per nuovi satrapi metropolitani, in un divertissement di intermittenze poetiche dalle ecloghe virgiliane fino ai pastori dannunziani, passando per il ‘cristianesimo campestre’ di Giovanni Pascoli.

Valentino
Valentino


tod's men
tod’s men


random identities by stefano pilati
random identities by stefano pilati


Brunello Cucinelli
Brunello Cucinelli


Serdar
Serdar


Ed è il fanciullino del poeta di ‘Aléxandros’ la materia delle fantasie un po’ idilliache e un po’ dark vagheggiate da Alessandro Michele che da Gucci, divenuto negli ultimi cinque anni il marchio feticcio della generazione gender fluid, si interroga sul nuovo orizzonte della mascolinità, allergica ai diktat fallocratici del macho pater familias, ludica e autoironica, capace di illuminarsi per un fiore, un componimento poetico o un bel quadro come nel film ‘Il cardellino’ tratto dall’omonimo, struggente romanzo di Donna Tartt. Il loden con lo sprone a chevron, il piumino dalla fantasia impressionista come anche il suit celeste stile ‘Piccolo lord’ con i pants alla zuava lasceranno il segno nella revisione del guardaroba maschile. Perché di classico surreale si tratta come sottolineato da Miuccia Prada che reinventa il cappotto attraverso un linguaggio cromatico scanzonato e vibrante dove il colore transita dagli abiti alle borse, ampie, voluminose, eloquentemente agender eppure molto virili, che spesso riprendono i pattern a quadri dei coat sottili, grafici, quasi piatti che piacerebbero forse al giovane Mattia Santori. Surrealismo, in omaggio a Fellini, di cui ricorre quest’anno il centenario, ma anche di Magritte, è la buzzword di Virgil Ablooh, il nuovo guru dell’eleganza maschile che professa una fede incrollabile nel cappotto e nello smart suit ricamato ravvivato da nuvole bianche campite su un fondo azzurro, come nell’ultima sfilata uomo di Louis Vuitton. Qui sprazzi di rosa ciclamino animano cappotti e borse, perché il rosa è ormai un colore asessuato, come abbiamo visto nel bel film con Elio Germano ‘L’uomo senza gravità’.

marco de vincenzo uomo
marco de vincenzo uomo


alexander mcqueen
alexander mcqueen


MSGM
MSGM


miaoran
miaoran


L’uomo che calca la pedana è un sognatore amante dell’avventura, un grande Gatsby come prevede il dress code sibaritico di Billionaire dedicato ai nuovi pavoni digitali o è un dandy blasonato d’altri tempi, un barone di Charlus redivivo formato 4.0 come nel poetico, sontuoso défilé di Dior Homme dove Kim Johnes reinventa la silhouette maschile attraverso virtuosismi d’atelier e lavorazioni da caveaux come quella della fitta broderie di cristalli che illuminano il cappotto ispirato a un modello d’archivio di Marc Bohan per Dior. L’istinto animale di questo ‘buon selvaggio’ affiora nei coat animalier di N.21 come nei montoni succinti di Ermenegildo Zegna che grazie al geniale Alessandro Sartori acquista una nuova dimensione estetica vincente dove la sensibilità ecologica diventa parte di una riflessione più ampia sulla virilità contemporanea. La vena jazz di Miles Davies si materializza fra gli arazzi in maglia jacquard di Missoni che compone una sinfonia policroma sempre equilibrata dove il colore diventa davvero una poesia dell’anima. E se Giorgio Armani rivisita i begli spolverini simili a pastrani indossati da Michael Paré in ‘Strade di fuoco’ nel 1984 e le giacche sensualmente languide portate da Richard Gere nel 1980 in ‘American gigolò’, Ralph Lauren ripercorre i 25 anni della sua linea maschile più sofisticata che il magnate della moda americana che vestì Robert Redford sul set de ‘Il grande Gatsby’ del 1973, dedica agli amanti di un tailoring che non delude mai, porto sicuro degli uomini dai 20 ai 70 anni, per una vera ‘ageless beauty’ e una regalità evergreen.

emporio armani
emporio armani


Fendi
Fendi


giorgio armani
giorgio armani


dior homme
dior homme


Ermenegildo Zegna
Ermenegildo Zegna

Altaroma I/20: la leggenda d’amore che ha ispirato Antonio Martino

Fascino rinascimentale giapponese e rivisitazioni contemporanee rivivono nella Leggenda di Tanabata di Antonio Martino.

1


Quando guardi le creazioni di Antonio Martino, la prima sensazione è di sentirsi trasportati immediatamente in un Oriente leggendario, fatto di tradizione, amore, sofferenza e rinascita.
La collezione di Antonio Martino per l’autunno-inverno 2020/21, presentata sulle passerelle di Altaroma è frutto di uno studio dedito alla sperimentazione minuziosa di materiali e tessuti che potessero evocare l’essenza della leggendaria storia d’amore giapponese di Tanabata.

5

La leggenda narra di due amanti costretti a separarsi per volere degli dei e sempre per mano degli stessi, ad amarsi solo il settimo giorno del settimo mese, una volta l’anno.
Gli abitanti del Sol Levante, legati a questa triste leggenda, rendono omaggio agli amanti il 7 Luglio nei luoghi di preghiera, realizzando origami sapientemente piegati come tessuti, sui quali sono impresse frasi o desideri romantici su lunghi lembi di stoffa, annodati a rami di bambù.

2

7

La storia e la sperimentazione hanno portato Antonio Martino alla realizzazione di una collezione che abbraccia leggenda e modernità, fatta di Kimono finemente decorati dai volumi esagerati, dalla severità delle armature e da paraventi abbelliti, parte integrante del Rinascimento giapponese.
Urban Park volume 4 nasce dall’ispirazione e dall’amore di Antonio Martino per la leggenda di Tanabata, ed è una collezione che abbraccia atmosfere orientali, sperimentazioni materiche, ricerca e rivisitazioni contemporanee con accenti street style, capaci di reinventare la prêt-à-couture in una moda facile da indossare.

4

Il fascino metropolitano si fonde al rigore dell’epoca, addolcito pero dai morbidi volumi della lana, dai giochi geometrici e leggeri del plissè e dalla durezza della pelle; capispalla che sfidano la forza di gravità, abiti, cappe, felpe e giubbotti, che sposano la sensualità della donna, avvolta al contempo da long dress che ne esaltano la femminilità.

8

Una donna che merita di essere ammirata proprio come la leggenda del Sol Levante vuole.
“Penso che la moda abbia ancora la capacità di comunicare ed emozionare. Quando ho iniziato a disegnare il quarto capitolo di una linea che è ormai il mio tratto distintivo, mi sembrava naturale ricercare nella tradizione la modernità. E ho pensato al Giappone, luogo magico dove la contemporaneità abbraccia la storia. Il made in Italy ha bisogno di essere valorizzato e promosso all’estero attraverso un costante processo di internazionalizzazione. Ringrazio di cuore i miei genitori e la mia famiglia per aver creduto nel mio sogno”.
(Antonio Martino)


6

copertina

Photo credits: Altaroma – Silvia Santori press office

La donna guerriero di Sabrina Persechino ad AltaRoma

Sabrina Persechino sfila ad AltaRoma con la collezione pret a couture privamera estate 2020. La passione per l’architettura ha condotto la stilista ad approfondire l’affascinante storia della città romana di Tellenae, citata da vari storici antichi ma mai effettivamente ritrovata.

 

“Mi sembra dunque che i Romani, mirando soprattutto alla semplicità, preferiscono assoggettarsi alla fatica di scavare fosse e di costruire opere, perché l’accampamento risulti sempre uguale, a tutti noto e semplice a costruirsi” Polibio, VI, 27-32

 

La ricerca architettonica degli spazi e delle suddivisioni negli accampamenti degli eserciti romani è stata riportata nelle creazioni della stilista tramite geometrie quadrangolari realizzate grazie a tecniche di taglio laser, richiamando così lo schema di costruzione romana, presentato sotto forma di “pizzi contemporanei”. Questo tipo di lavorazione viene ugualmente applicata per la realizzazione di maglie metalliche in acciaio e rame, portando in passerella un esercito di donne guerriere.

 

Sabrina Persechino, tramite queste allegorie stilistiche, presenta una donna tenace e fiera, capace di portare con eleganza e raffinatezza gli abiti adornati da fermagli per capelli e fibbie, richiamando le varie parti di un’armatura romana.

 

Sabrina Persechino 1

 

 Linee regolari e geometriche accompagnate da tinte unite e tessuti morbidi contrapposti alla rigidità delle composizioni metalliche applicate sugli abiti e tra le acconciature delle modelle sono state il fil rouge della sfilata.

 

Anche in questa collezione sono presenti tute e coprispalla, segno distintivo del brand. La palette, ispirata agli intonaci di un’antica Roma ormai sbiadita, spazia tra i toni bronzei senza gli immancabili bianchi e neri spesso usati tra gli outfit della stilista.

Il tutto accompagnato da una suggestiva performance musicale composta dal maestro Stefano Rossini e impreziosita dalla voce del mezzosoprano russo Anna Konovalova.

 

Sabrina Persechino 2

“The best of NABA” approda ad AltaRoma

La Nuova accademia di belle arti, fondata nel 1980 a Milano, è oramai un’istituzione nel mondo accademico dell’arte e del design. Nel corso dell’anno passato la NABA ha aperto una seconda sede nella capitale, partecipando per la prima volta alla settimana della moda organizzata da AltaRoma.


L’accademia ha presentato, sulla passerella presso l’ex caserma Guido Rena, undici tra i migliori studenti selezionati dal corso fashion. Ogni alunno ha avuto il compito di presentare cinque outfit uomo e cinque outfit donna, facendo sfilare un totale di cinquantacinque look.


Colomba Leddi, leader dell’area di fashion design dell’accademia afferma che:

“Altaroma, centro propulsore della Moda Italiana emergente, rappresenta un’importante
vetrina nazionale e internazionale per i nostri alunni. Un’opportunità di rilievo per far
incontrare i giovani designer dell’Accademia con i professionisti del sistema moda, un
legame che NABA promuove costantemente durante l’intero percorso formativo” .

Questa “vetrina” è stata, per le creazioni dei giovani fashion designer, un banco di prova importante attraverso il quale hanno potuto dimostrare la voglia e l’impegno di voler portare avanti un concetto del fashion che rispetti i canoni classici e che, al contempo, sia disposta a guardare oltre, portando innovazione e affrontando, talvolta, temi etici.


NABA 2


La direttrice della sede romana della NABA Silvia Simoncelli ha aggiunto che:

“La partecipazione ad Altaroma è per NABA un’occasione di grande visibilità per mettere
in mostra la propria creatività che va ad alimentare il dialogo già avviato lo scorso giugno
con la premiazione dei nostri studenti durante l’Open Call “Vesti il Parco archeologico del
Colosseo” promossa da Altaroma e il Parco stesso”.


Questo nuovo incontro tra la kermesse di moda emergente e le eccellenze della Nuova accademia delle belle arti, ha portato sulla passerella oversized coat, trasparenze, copricapi voluminosi e molto altro, tutto accompagnato da proiezioni video realizzato dai vari studenti.


NABA 3


Gli alumni NABA del Triennio in Fashion Design e del Biennio Specialistico in Fashion and
Textile Design che vedranno sfilare le loro collezioni sono:
Giacomo Baraldi, Manuel Capozzi, Alessandro Della Cella, Eva Fiorucci, Edoardo
Guttadauro, Xhuliano Malaj, Lorenzo Seghezzi, Jessica Selvi, Xin Lin, Ning Wan, Yixuan
Wang.


NABA 4


Copyright foto © Amico Alessandro

Altaroma I/20: Il “Bestiario” romantico di Italo Marseglia

Zoomantic è il “Bestiario” romantico e colorato di Italo Marseglia, un mondo fatto di ricordi d’infanzia e atmosfere circensi.


1bis


Quando entri nel mondo di Italo Marseglia è difficile uscirne, sa conquistarti come pochi riescono a fare, le sue collezioni sono pura magia, ogni creazione evoca la passione e la maestria per la moda, quella vera.
Questa volta Italo, nell’edizione Gennaio 2020 di Altaroma, ha trasportato tutti nel suo mondo fantastico, fatto di eco animali in low poly (creati dal designer Pellegrino Cucciniello), che evadono dai boschi per animare outfit dall’estro creativo, sensuale e colorato al tempo stesso.
Un “Bestiario” romantico che strizza l’occhio al riciclo etico e naturale, alla tradizione e all’artigianalità del Made in Italy.


3


Uno dei punti di forza della nuova collezione è l’utilizzo del patchwork in una versione realizzata con stampa in sublimatica digitale su vari supporti, una tecnica Eco Green che permette la lavorazione di tessuti in alga 100% made in Italy, pizzo in fibra naturale fino ad arrivare al tulle plissettato in seguito.
Italo attraverso le sue creazioni riesce a dare nuova vita a quelli che inizialmente sono considerati scarti, ma che in seguito nascono a nuova vita divenendo preziosi.


2


La collezione del designer è frutto di ricordi d’infanzia e giorni spensierati all’aperto, il tepore di quei momenti hanno ispirato Italo per abiti dai toni caldi e sbiaditi come vecchie foto ritrovate in un baule.
Non solo, la palette cromatica è stata arricchita da colori che vanno dal bianco al nero, alle sfumature di grigi, ma anche i rossi accesi e il rosa.
Il viaggio magico di Italo si allaccia anche al ricordo infantile di uno zoo romantico e visionario ispirato alla vita di due figure iconiche femminili, Claire Heliot e Olga Jeannet, due domatrici circensi del tardo ‘800 che si scontrano in un mondo maschilista in cui la donna non ha alcun valore nel mondo del circo.
Italo fa rivivere le sue eroine nelle gonne in ampio tulle come a ricordare i tutù, volumi infantili e colli arrotolati, immaginando il primo legame al mondo animale durante la tenera età.


5


Gli animali rappresentano un feticcio per Italo che li riporta anche su outfit maschili dal sopraffino rigore sartoriale, per poi essere rivisitato in chiave femminile grazie a dettagli preziosi come polsini dalle piume di struzzo.
Ancora una volta, il designer ha rinnovato la collaborazione con la Maison di pizzi Sophie Hallette, fornendo preziosi materiali destinati al macero, che hanno permesso la realizzazione dell’esclusivo patchwork.
Quest’ultimo è divenuto protagonista anche nella parte maschile della collezione grazie alla collaborazione con Jackytex, realizzato in jersey con l’impiego di tirelle e tagli di prova destinati allo smaltimento, mentre gli animali cuciti sugli outfit provengono da raffinati tagli a laser, i ricami realizzati in perline di vetro riciclati e le stampe serigrafiche nate da una tecnica eco-green grazie a Stamperia Fiorentina.


4


Le sofisticate sonorità indie-troniche di Lali Puna, Chromatics e Jung Jae, hanno affascinato gli ospiti e sono state il fiore all’occhiello della passerella, accompagnando le modelle e una splendida Fiona May insieme a cinque giovani atleti della Nazionale Italiana di Scherma, nel mondo fantastico e colorato del talentuoso Italo Marseglia.


copertina


Photo Credits: Alessandro D’amico – et@italents.it

Perimetro racconta Milano come non l’avete mai vista

Vi capita mai di essere convinti di conoscere qualcuno e in un attimo sentirvi estranei?
Qualcosa vi ha turbato, probabilmente le grandi aspettative che lasciano sempre spazio alle delusioni. Ma capita anche di sentirsi sorpresi, stretti nell’inevitabile pregiudizio che invece viene ribaltato e ci costringe a riflettere che le apparenze ingannano. Succede anche alle città. Le si vivono e si scoprono degli angoli ancora inesplorati, le si giudica e ci viene regalata una festa, le si snobba e si viene accolti con calore. Chissa’ quanti di noi hanno storie da raccontare… io credo moltissimi e qualcuno ha voluto farne un magazine: Perimetro!

Perimetro è un progetto fondato da Sebastiano Leddi che ha come obiettivo quello di raccontare Milano, una città ricca di eventi, di luoghi, di razze e culture, la città dove la moda nasce, dove la notte bolle e dove l’arte fiorisce. C’è chi la ama, c’è chi la odia, c’è chi non la guarda e la subisce come una condanna da scontare, ma il fermento di questi anni ci dice che c’è soprattutto chi vuole vederla vincitrice. Impetuosa e sfarzosa, la bella Milano vive un periodo di grande bellezza, così ci mostrano i numerosi collaboratori di Perimetro, tra i più grandi fotografi contemporanei e i raccontastorie.

La generosità di Milano sta nella varietà degli eventi, dei luoghi di culto, nella quantità dei musei da visitare, nella pluralità dei ristoranti dove poter viaggiare con un piatto; una Milano che si promuove, che ci rende libera la scelta di essere, chi negli eccessi, chi nella riservatezza.

Sono i reportage ad aprirci lo spioncino su Milano, i fotografi di Perimetro vi osservano anche se non li sentite, spiano le vostre vite, inneggiano i vostri amori segreti, come nelle immagini di Chiara Cappetta, milanese d’adozione, collezionista di attimi altrui che combatte l’insonnia con l’arte della fotografia, all’alba, con la luce che più la rappresenta.



Ma Milano, quando non dorme, è battagliera; lo vediamo nella serie di Gabriele Puglisi, che raccoglie immagini delle manifestazioni giovanili, la loro rabbia, il desiderio di rispetto, la volontà di far arrivare una voce, in coro, unita da un unico scopo: rivendicare i propri diritti. Reportage dove rivoluzione è uguale a cambiamento, crescita, evoluzione.



Lo spirito di Perimetro è nobile ed euforico, raccoglie seguaci come fosse una religione, forse perchè ne sentivamo il bisogno, perchè Milano è un po’ come tante altre città, è un ecosistema di persone che vogliono urlare lo scontento; o di ragazzi che vogliono mostrarvi i luoghi più insoliti della notte, come quel curioso di Robert Mapplethorpe; o di amanti di razze diverse che vi spingono all’amore e alla libertà del sentimento; o di solitari che la vivono nelle ore più insolite. A questi ultimi Marco Espertini ha dedicato le sue immagini in bianco e nero: la magnificenza di CityLife, progetto di riqualificazione del quartiere Portello, in contrapposizione alla desolazioni dell’essere umano, che appare come una piccola presenza passeggera.





Lo scrittore e giornalista Guido Piovene l’ha saputa sintetizzare molto bene:

Per capire Milano bisogna tuffarvisi dentro. Tuffarvisi, non guardarla come un’opera d’arte.

Debutta alla fashion week parigina l’esclusiva collaborazione Melissa / Viktor&Rolf

Debutta alla fashion week parigina l’esclusiva collaborazione Melissa / Viktor&Rolf


Continuando a creare importanti collaborazioni, Melissa unisce ora le forze con il brand di moda avant-garde Viktor & Rolf per creare una capsule di scarpe e accessori in plastica riciclabile che ha debuttato a Parigi il 22 gennaio durante la sfilata di Viktor & Rolf Haute Couture SS20.
Per questa linea, Viktor & Rolf ha reinventato le silhouette distintive di Melissa e ha donato loro un tocco ultra-femminile e materico.



L’offerta Melissa / Viktor & Rolf presenta ‘Possession’, la scarpa più iconica di Melissa, insieme ad una borsa a secchiello con trama di vimini intrecciato e tracolla in pizzo. Inoltre, il modello ‘Femme High’ è stato creato in nuovi delicati colori in esclusiva solo per lo show. La palette colori si compone di diverse tonalità dal blu tenue al rosa, oro, bianco e nero, ed è completata da finiture lucide e opache.

La capsule è realizzata in materiale vegano MELFEX, esclusiva delle creazioni Melissa e che si traduce in accessori e calzature chic e consapevoli.

I modelli Melissa / Viktor & Rolf che vanno da € 99,00 a € 149,00, sono stati presentati in esclusiva il 22 Gennaio durante la settimana della moda di Parigi con una selezione limitata di articoli disponibili sui siti e-commerce ufficiali: shopmelissa.it, shopmelissa.eu, shopmelissa.com, shopmelissa.uk, shopmelissa.com.br ed in selezionati punti vendita in tutto il mondo tra cui Farfetch, 10CorsoComo Milano e L’Espionne Paris.
Il lancio internazionale dell’intera collezione seguirà ad Aprile 2020.

GUESS?, Inc. annuncia il ritorno di Jennifer Lopez come volto di Guess & Marciano Worldwide

GUESS?, Inc. annuncia il ritorno di Jennifer Lopez come volto di Guess & Marciano Worldwide

L’Attrice, cantante, ballerina, imprenditrice e icona della moda è la protagonista della campagna pubblicitaria per la Primavera 2020 di GUESS & Marciano

Questa primavera 2020 GUESS?, Inc. è orgoglioso di dare nuovamente il benvenuto a Jennifer Lopez, attrice, cantante, ballerina, imprenditrice, filantropa e icona del fashion, come volto della campagna pubblicitaria per la primavera 2020 di GUESS & Marciano Worldwide.

La campagna è stata diretta da Paul Marciano e scattata attraverso l’obiettivo della fotografa Tatiana Gerusova a Santa Monica, in California. L’adv mostra una raccolta di immagini che mettono in risalto la bellezza della protagonista. La serie di foto sia a colori che in bianco e nero incarna il classico stile di vita di Hollywood con i capelli arruffati e le pose sicure giustapposte alle serene palme e alle spiagge della California sullo sfondo.

Jennifer Lopez for GUESS_2

Jennifer Lopez for Marciano Guess_4

“Sono entusiasta di dare nuovamente il benvenuto a Jennifer per una seconda campagna con GUESS e Marciano. Jennifer continua a superare i limiti nell’industria della musica, della moda e del cinema e rappresenta tutto cioè che una GUESS Girl è – sicura, sensuale e avventurosa. Questa campagna accende i riflettori sulla bellezza naturale di Jennifer e mostra esattamente perché è celebrata come una vera icona” – Paul Marciano

Jennifer Lopez for GUESS_1

“Ogni volta che faccio una collaborazione, penso sempre a un personaggio che posso interpretare ed essere e ci siamo molto divertiti a farlo con questa campagna.
Questa volta l’atmosfera è stata un mix tra una star del cinema italiano degli anni ’60, Madonna negli anni ’80 e Sophia Loren.

È molto divertente entrare nel personaggio e farlo accadere. I vestiti e l’ambientazione del servizio fotografico hanno funzionato davvero bene insieme per dar vita a questa campagna”. – Jennifer Lopez

Jennifer Lopez for Marciano Guess_5

Giochi di trasparenze su tessuti e cromie naturali: Alexandra Tapu presenta la collezione SS 20

Giochi di trasparenze su tessuti e cromie naturali:
Alexandra Tapu presenta la collezione SS 20


Il legame primordiale con la natura raccontato nella nuova collezione Primavera/Estate SS20 di Alexandra Tapu. Creazioni che nascono dallo studio e da una ricerca minuziosa di ciò che ci avvicina inesorabilmente al mondo naturale e che trova in questa stagione la sua espressione massima.
La semplicità è l’essenza incontrastabile di una forza creatrice che si trasforma e che qui ben si adatta ad abiti e completi dalle linee classiche, pulite e gentili che accarezzano la figura senza costringerla, lasciandola libera di muoversi ed esprimersi. I tessuti naturali e leggeri utilizzati creano una sensazione di benessere al tatto che ricorda la piacevole sensazione di sdraiarsi in un campo fiorito: seta, lino e cotone sono i protagonisti indiscussi di questa collezione, una vera e propria carezza sulla pelle.


unnamed-2


Stagioni dolci e luminose, la primavera e l’estate sono simbolo di vita e vitalità: momenti dell’anno nei quali tutto fiorisce, le giornate si allungano e il sole ci accompagna e si riflette nel nostro modo di vivere e di vedere le cose, nelle nostre stesse emozioni, percezioni ed azioni. Tutto questo viene percepito, captato e ricreato nella nuova collezione firmata Alexandra Tapu con lo scopo ultimo di essere indossato e di regalare un ideale senso di puro relax a chi la indossa.

I giochi di colore, le trasparenze e le cromie ricordano questo incontro: look che conducono alla pace e alla tranquillità di tutti i sensi, passando attraverso la connessione con la Madre Terra. Bianco, beige, nero e grigio: tutto ricorda la natura e la naturalità, dalle testure ai materiali passando per le lunghezze che, leggiadre e ampie, ricordano l’invitante brezza d’aprile, connotando freschezza e dinamicità.
Un legame primordiale, quello con la natura, che attraverso questa collezione potrà essere onorato, rispettato e vissuto a pieno. Perché eleganza, semplicità e sicurezza in sé stessi sono elementi che non passano mai di moda ed è proprio la natura la prima a rispecchiarvisi.

unnamed-3

Maggiori informazioni:

ALEXANDRA TAPU nasce nel 2012 dalla grande passione della titolare, Alexandrina Tapu, per la moda, il design e l’architettura, con un occhio al minimalismo e al gusto per il funzionalismo sobrio. Il punto di partenza è sempre il comfort e la qualità, poi vengono i materiali che conducono alla forma e al colore. Il brand ALEXANDRA TAPU trae inspirazione da  ogni aspetto del quotidiano. I sinonimi della maison sono lusso low profile, eleganza understated e filosofia no logo. Per ALEXANDRA TAPU l’essenziale è il know-how, artigianalità del  Made in Italy, la tradizione, la tecnica e la creatività che distinguono le sue collezioni. ALEXANDRA TAPU non si inspira alle tendenze, ma pone al centro delle sue collezioni  la qualità artigianale e la precisione sartoriale.

“I bei tempi” di Federico Cina ad AltaRoma

“I bei tempi”, è questo il titolo della sfilata di Federico Cina, ultimo vincitore di Who is On Next.

L’invito a guastare con intensità la bellezza della vita e il soffermarsi ad osservare il fascino dell’attimo vissuto diventa il preludio della nuova collezione Fall/Winter 2020.

Originario di Sarsina, lo stilista trova nell’archivio fotografico del compaesano Vittorio Tonelli l’ispirazione per le creazioni che hanno sfilato in passerella.

La bellezza folcloristica, culturale e gastronomica diventano elemento di studio e di riflessione stilistica.

Recuperare i valori di una Romagna passata tramite fotografie d’epoca e i racconti di una realtà contadina del secondo dopoguerra.

Questo meticoloso lavoro di ricerca del “Maestro” sarsinate viene ripreso e raccontato in sfilata dal giovane, ma promettente, Federico Cina.


Il grande debutto nel mondo moda inizia, per il brand, nel gennaio 2019, con la sfilata “Romagna mia”, proseguendo a luglio con la collezione primavera estate 2020 “Mi Sono Innamorato Di Te”, portandolo alla vittoria del fashion talent presentato da Vogue Italia e AltaRoma.


Anche in quest’ultimo fashion show, la sensibilità nostalgica e il profondo romanticismo si riconfermano elementi chiave di una collezione che fa rivivere con grande tenerezza il ricordo di una tradizione non obliata.

“I bei tempi” possono rivivere in passerella ancora oggi grazie all’occhio attento di Federico Cina.

Federico Cina 3


Il valore e il costume romagnolo si incontra con una reinterpretazione del concetto classico di silhouette, creando un connubio fresco ed elegante. I toni pastello e colori shocking convivono e dialogano in un perfetto rapporto tra passato e futuro.


Trench, cappotti, tessuti a maglia larga e copricapi voluminosi, impreziositi dall’eleganti stampe Romagnole, sono il filo conduttore di una collezione che riporta il ricordo di un tempo che non vogliamo dimenticare.


Federico Cina 2

Things that matter: la nuova campagna SS20 di Parfois

Things that matter: la nuova campagna SS20 di Parfois

Questa è l’estate per abbandonare il superfluo e dare spazio a ciò che importa veramente. Massima attenzione ai dettagli e ai sensi.
Punto di partenza e fonte d’ispirazione per la campagna è l’isola di Gozo, a Malta, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. La campagna vede protagonista la modella Agnes Åkerlund, catturata dalla lente minimalista del fotografo giapponese Piczo, e delinea una riscoperta dei sensi e delle rivelazioni di un’estate.
Ecco il motto che accoglierà la prossima stagione: The matter of things and the things that matter.



La collezione

La natura è il tema di questa stagione: borse cestino che ricordano materiali come il bambù ed il legno, orecchini estivi dalle forme a conchiglia. Le borse a tracolla, i cui toni base richiamano l’argilla, sono decorate con ricami delicati, in un mix di stili e materiali differenti: dal cotone al camoscio, alla similpelle. Le borse oversize sono versatili e resistenti, con stampe colorate o a rete, sempre facili da portare.



Particolare risalto alle collane XXL, che giocano un ruolo importante nella collezione, e che Parfois propone come catenine dai dettagli che ricordano i fondali marini. Focus anche sulle calzature, che combinano comfort e stile, nei sandali bassi, così come nelle sneakers color pastello con suola rinforzata. I cappelli, ancora una volta, sono protagonisti della stagione.
I capi presentano linee strutturate ed allo stesso tempo essenziali – indumenti che appaiono semplici a prima vista e che vestono alla perfezione. La palette cromatica prende spunto dai colori presenti in natura. I pantaloni cargo, dal mood militare, larghi e con tasche laterali, si preannunciano già come uno dei must della prossima estate.
Toni terra e neutri caratterizzano gli outfit, in una combinazione originale di materiali e stili. Un abito verde di lino abbinato ad una giacca legata in vita e ad una borsa con tasche, rispecchia perfettamente il mood della stagione. I look in denim sono reminiscenze degli anni ’90, ma con un tocco di modernità, per donne che si vestono con personalità e che sono inequivocabilmente cool.



Crediti:
Modella: Agnes Åkerlund
Fotografia: Piczo
Makeup & Hair Artist: Mónica Marmo