Il boudoir fetish di Fendi

Il boudoir fetish di Fendi

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Nel 1975 un giovane Karl Lagerfeld che all’epoca si divideva fra i salottini di prova di Chloé, l’atelier di Fendi e le notti selvagge al Sept in compagnia di Yves Saint Laurent e del controverso, affascinante giovane dandy Jacques De Bascher nella discoteca più branchée e più gaia di Parigi, accettò di disegnare gli abiti di scena per il film ‘Maitresse’, un mélo con un giovane Gérard Depardieu. L’attore, allora già un sex symbol, si apprestava a girare ‘Novecento’ con Bernardo Bertolucci mentre Marco Ferreri lo avrebbe trasformato in una star con ‘Ciao maschio’ e con ‘L’ultima donna’ accanto a una giovane, acerba Ornella Muti. Rivedendo i bozzetti di Karl per i costumi di quel film che raccontava la vita segreta di una giovane e sensualissima mistress, Silvia Venturini Fendi, oggi direttrice artistica della maison fondata da sua madre Anna e dalle sue 4 zie, ha distillato una collezione fatta e pensata per le donne ma con un filo di erotismo malandrino, un po’ coquine come direbbero a Parigi. Chi lo dice che una donna non possa utilizzare i cliché della seduzione per riformulare il linguaggio della femminilità? La risposta a questa domanda è la nuova collezione femminile per l’autunno-inverno 2020-21. Aldilà dei richiami espliciti al mondo sado maso e bondage rieditato in una chiave lussuosissima, nella sfilata abbiamo ammirato una panoplia di strumenti ad alto tasso di sensualità in cui Fendi emula Gaultier per le guepières e i reggiseni a cono e a balconcino, Alaia per la silhouette che valorizza un vitino da vespa enfatizzando una femminilità prorompente, provocatoria, irresistibile che occhieggia anche all’imagerie carnale di Araki, e infine Chantal Thomass e Bettony Vernon per il sapore speciale delle fogge e la palette intrigante. Il casting trasversale evoca una ageless beauty in equilibrio fra perennial e instagirls: da Kaia Gerber e le ubique Bella e Gigi Hadid si passa poi a Maria Carla, ma anche Caroline Murphy, Karen Elson, Lya Kebede e la top curvy Jill Kortleve apparsa recentemente sulla copertina di Vogue Paris ed epitome dell’inclusione in passerella.

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Con questa ultima collezione Silvia Venturini Fendi si addentra nella dualità della donna Fendi, descrivendo le idiosincrasie della sua potente, conturbante femminilità. Emerge così il concetto sovversivo di “soft power”, dal boudoir alla boardroom, espressione di un mondo carico di emozioni e di ritualità che già in parte Horst aveva tratteggiato con la sua celeberrima foto ‘Corset Mainbocher’ del 1939. I contrasti, cromatici e di texture, accostano sfumature di grigio e calde tonalità neutre a pennellate di colori pastello e al luminoso giallo emblematico della maison. Struttura e morbidezza regnano incontrastate, portando alla ribalta un equilibrio proibito tra severa austerità e sensuale malia. La donna di Fendi è una femme fatale sobria e provocante al tempo stesso, che alterna coat militari tagliati a redingote, grande ritorno del prossimo inverno, rielaborati in stile virago sartoriale spesso doppiati di neoprene, e abiti color cipria dalle maniche magniloquenti stile Giulietta simili a vasi di vetro soffiato, stole di pelliccia portate a bandoliera e cappotti di pelliccia intarsiata decorati da sprazzi animalier che simulano il paisley, corsetti in raso matelassé e feltro e bluse di organza con pettorina, abiti confetto inondati di frange di perline Charleston o abiti di frange lunghe stile Weimar e tailleur di nappa impunturata con gonna a ruota, pullover generosi e gonne danzanti di pelle plissé, robe-manteaux a camicia con pannelli a foulard e lievi abiti di chiffon imprimé a motivi cashmere, tuniche di velluto dallo scollo sagomato e tailleur di visone rasato o di breischwantz.

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I look ultraglamourous del défilé sono corredati da borsette di satin impunturato, da una nuova versione della borsa Peekaboo con interni dorati o con design a fisarmonica in tre dimensioni presentata perfino con frange dorate, o profili in pizzo applicato e nappine perlate, stivali imbottiti in pelle con gabbia, anfibi zippati e le pump in satin con cinturino. In collaborazione con il brand londinese di accessori Chaos, disegnato da Charlotte Stockdale e Katie Lyall, la maison presenta una linea di “gioielli tecnologici” e piccoli accessori, offrendo una lussuosa risposta all’esigenza quotidiana di portare con sé i propri oggetti. Non manca nulla, dalle custodie per smartphone in maglia d’oro intrecciata alla minaudière FF traforata, dai porta smartearplugsai porta smartwatch. Cinturini in pelle, cordoncini con zip e braccialetti con maglie presentano un assortimento di charm con lettere dell’alfabeto, accendini dorati e un set minimalista di bicchieri da liquore, mentre un orecchino a forma di penna funziona sia sulla carta che sui tablet.

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100 fotografi per Bergamo, la raccolta fondi lanciata da Perimetro


Secondo Carl Rogers, psicologo statunitense fondatore della “terapia non direttiva”, il concetto di “empatia” non sta solo alla base della tecnica terapeuta, ma è fondamentale all’ esistenza stessa. 

L’empatia è quel sentimento indispensabile alla relazione umana, permette di entrare in connessione con gli altri, di capire i loro sentimenti, di identificarcisi, immedesimarsi, più specificatamente la derivazione dal termine greco significa “entrare nella sofferenza”. 

Mai come in questo momento storico, molti di noi stanno entrando in “empatia” con le migliaia di famiglie che hanno perso i loro cari a causa di questa bestia di nome COVID-19, il virus che sta uccidendo senza distinzione di razza e classi sociali. E c’è un modo concreto per dimostrare il sentimento dell’empatia, ed è l’aiuto. I più validi rappresentanti sono i medici e tutto lo staff ospedaliero che ogni giorno mettono a rischio la propria vita per salvare quella degli altri; sono i volontari, le sarte che lavorano giorno e notte per cucire mascherine ormai introvabili sul mercato, sono gli autisti che non si fermano per rifornirci dei beni di prima necessità, e poi ci sono quelli che nel mondo digital ci lavorano e stanno dimostrando di saperlo utilizzare nel migliore dei modi e per cause nobili. A partire dalla raccolta fondi lanciata da Fedez e Chiara Ferragni che ha permesso l’apertura di un nuovo reparto di terapia intensiva all’Ospedale San Raffaele di Milano. 


Ma il web non si ferma e un’altra corsa all’empatia arriva da Perimetro, il community magazine fondato da Sebastiano Leddi che, insieme alla Onlus Liveinslums, hanno lanciato l’iniziativa “100 fotografi per Bergamo”. L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per rinforzare la terapia intensiva dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, nella città più colpita d’Italia che si trova oggi in una situazione drammatica. 


Il mondo della fotografia tende la mano e mette a disposizione 100 foto d’autore acquistabili a questo sito:https://perimetro.eu/100fotografiperbergamo/ al costo di 100 euro l’una. Tutto il ricavato sarà interamente devoluto all’ospedale per potenziare il reparto di terapia intensiva attraverso l’acquisto di attrezzatura specialistica.

Tra gli autori rappresentanti la fotografia artistica, ristrattistica, paesaggistica, di moda, ci sono Paolo Roversi, Mario Sorrenti, Maurizio Galimberti, Oliviero Toscani, Toni Thorimbert, Settimio Benedusi, Davide Monteleone, Michelangelo Di Battista, Giampaolo Sgura, Alex Majoli, Marco Onofri, Francesco Jodice, Alessandro Furchino Capria, Mario Zanaria, Paolo Zerbini, Mattia Balsamini, Fabrizio Albertini, Piero Percoco, Andy Massaccesi…


La raccolta è iniziata il 27 marzo e terminerà il 3 aprile; in 48 ore ha già raggiunto quota 200.000 euro grazie alla viralità della notizia e grazie all’unione degli amici del web che l’hanno condivisa. 

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L’empatia, speriamo ci salvi. 

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Sfoglia la gallery con alcune foto in vendita:

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Prada e la militanza glamour

E’ possibile vivere un sogno ogni giorno? Come si manifesta la forza delle
donne? E la moda è utile o solo bella? C’è qualcuno che pensa e che ogni
sei mesi racconta il suo pensiero attraverso degli oggetti apparentemente
futili come i vestiti. Vestiti che in fin dei conti tanto futili non sono visto
che di vestiti, di tessuti e di paillettes come si suol dire, campa tanta gente
in Italia. E non solo in Italia. Oggetti nati per durare e probabilmente
destinati a vivere dopo di noi. Miuccia Prada tutto questo lo sa, e lo
conferma, puntuale, ogni sei mesi quando decide di dire la sua e metterci
la faccia presentando non solo una collezione ma una riflessione profonda,
interessante, che è anche una esegesi autentica della contemporaneità.
Senza artifici, senza inseguire i consensi della massa, ma solo con la forza
del pensiero, il pensiero di una donna creativa, brillante, indipendente
come lei, Miuccia Prada, colta, intelligente, acuta, decisa. Più che una
stilista, una solida certezza per chi crede ancora nonostante tutto che la
moda sia un valore culturale, qualcosa su cui riflettere appunto. Lei,
Miuccia, pratica e lombarda pur essendo cittadina del mondo, si reinventa
ogni sei mesi ma sempre restando fedele a sé stessa, una grande
scommessa questa. Il preambolo, un po’ lungo forse, serve a inquadrare
una collezione che è ancora una volta un esercizio di talento puro, di
bellezza irripetibile, costruita però sull’essenzialità che è espressione chic
della libertà di ogni donna di essere sé stessa, anche quando indulge,
perché no? Alla vanità. E la stigmatizzazione della vanità non ha ragion
d’essere quando sottende come in questo caso un pensiero profondo. Un
pensiero stupendo. Incoronata sacerdotessa dell’ugly chic nel 1996,
Miuccia Prada è in realtà assolutamente curiosa quando si parla dei cliché
della moda, perché una come lei è allergica alla banalità.

E così anche un parola molto trita come ‘glamour’, che poi significa sexy chic, assume significati inaspettati fino a giustificare una intera collezione. Non è un caso che a seguirla con attenzione nel parterre ci siano sempre personaggi interessanti per la loro statura intellettuale e per la loro creatività: Jasmine Trinca, ma anche Gemma Arterton, Alba Rohrwacher, e poi Francesco Vezzoli e colleghi estimatori come Pier Paolo Piccioli, anima creativa di Valentino, lontani però dall’eclatante fulgore dei flash dei paparazzi.
La scultura sistemata da Rem Koolhas al centro della scenografia dello show
raffigura un’allegoria del nostro tempo: Atlante che regge il peso
dell’universo. Una figura mitologica in cui in un momento duro come
questo ognuno di noi può riconoscersi, perché ognuno di noi è chiamato a
sobbarcarsi un macigno sulle spalle, e a lottare per sopravvivere. E ora i
vestiti, anche se in parte il preambolo ha già forse parlato abbastanza della
collezione, perché ha cercato di cogliere lo spirito della sua artefice.

Nell’età della resilienza il Prada pensiero postula un nuovo modernismo
post-industriale, l’evoluzione 4.0 di una concezione neo bahausiana della
realtà che riesce ancora una volta a conciliare estetica e funzione, in
memoria di quel famigerato 1929 in cui davanti al tracollo della borsa e
della società intera la copertina di Vogue America realizzata da Edward
Steichen evocava uno chic senza orpelli che apriva un varco nell’oscurità,
una superiore consapevolezza estetica ma anche etica, perché è grazie alla
percezione della realtà filtrata da una opportuna e salvifica bellezza che
potremo finalmente uscirne se non trionfanti almeno più saggi, e non è
poco. Gli abiti appunto: le frange danzanti da flapper digitale in seta o
cristalli neri che diventano gonne e si muovono con il corpo, quindi il
dinamismo elegante della donna di Muncaksi anni’30, che si concilia con
il power dressing anni’80 stile Sean Young in ‘Blade Runner’ o Diane
Keaton in ‘Baby Boom’. E quindi spalle ampie e marcate, vita segnata da
alte cinture (sempre) e baschina leggermente pronunciata, perché i fianchi
generosi sono simbolo di femminilità e di fecondità. Il catwalk si snoda fra
sottili coat e tuniche verticali, montoni spalmati senza maniche e shearling
con alamari, blazer in piuma d’oca, lineari pigiami di seta decorati da print
stile liberty.

La collezione è qui: fra trasparenze e ricami, volumi over ma calibrati e decori Art & Craft rischiarati da bagliori metallici, gonne a
pieghe che diventano nastri decorati da cristalli, pantaloni di organza e
surreali accostamenti di colore, lampi di luce per fendere il buio di una
crisi epocale grigio asfalto che accendono l’inverno sempre troppo lungo,
e aiutano a vedere la luce. “Volevo glamourizzare il quotidiano perché
intendevo comunicare un messaggio di ottimismo: il glamour può essere
utile ed è difficile rendere intelligente la frivolezza-spiega la stilista-anche
nella frivolezza risiede la forza delle donne”. Il glamour descritto
magistralmente nel volume ‘Glamour: a history’ di Stephen Gundle,
trionfa anche nella sensualissima colonna sonora in stile ‘Last days of
disco’: acuti di emozioni musicali fra Donna Summer e Blondie, Giorgio
Moroder e le sonorità pop di un mondo purtroppo lontano. Le ragazze però
hanno ancora voglia di divertirsi nonostante tutto. Perché la moda è fatta
anzitutto per giocare. Loro, le donne, pur umiliate e offese da un
machismo scellerato che non accenna a scemare, sanno giocare e marciare
a testa alta anche con gli accessori, indovinati, desiderabili, moderni:
sandali di vernice nera, rosa o silver con tacco importante e sinuoso, gli
stivali imbottiti di pelo genere galosce in gomma con carrarmato sulla
suola, le sneaker leggere, le stringate a fiori, i cerchietti come diademi, le
calze in tinte flashy, le cravatte, ornamento sexy in una donna di oggi, le
shoulder bag in nylon iconico come riedizione del borsello ma al
femminile, borse macro ad astuccio, sottili dalla foggia aerodinamica e
vintage memori di una borsa cara alla mamma, bracciali ornati da rossetti e portacipria, totem del desiderio femminile. Vanità? Sì grazie, ma sempre e
comunque combinata con un concetto.

Il ritorno all’ordine di Versace

Il ritorno all’ordine di Versace

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La sensualità è una categoria del mondo contemporaneo che per Versace è
la cifra dell’avanguardia, la chiave per leggere il dinamico e mutevole
mondo che ci circonda. L’abito corporeizzato, frutto della rivoluzione
sessuale degli anni’70, diventa nell’epoca dei social media il principio di
una vita dilatata che amplifica il senso del desiderio in una dimensione di
carnalità virtuale. E così la moda incontra la tecnologia e ancora una volta
si avvera quel sincretismo che per Donatella Versace si traduce in una
osmosi fra maschile e femminile, una concordia d’intenti che è sintesi di
opposti, una indifferenziata comunione di interessi e valori che nello show
di Versace non sembra più una mera utopia.

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Per la prima volta dopo anni la maison sceglie di presentare nuovamente il menswear unitamente alla collezione femminile, proprio come negli anni’80 quando Gianni Versace anticipando la tendenza coed, tratteggiava il nuovo orizzonte del rapporto simbiotico fra i sessi, immaginando l’alba di una nuova galanteria intesa come l’anticamera dell’ibridazione in cui attualmente viviamo. Una ibridazione che in questa nuova collezione assume un timbro marziale.

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L’estetica del marchio in omaggio a una normalizzazione imperante,
predica una sobrietà calvinista che non è affatto estranea all’identità della
maison, celebrando la supremazia del nero più assoluto, drammatico e
misterioso, che sigla l’incipit della sfilata ricordando le spy story degli
anni’80 ma anche la femminilità assertiva di Charlize Theron in ‘Atomica
bionda’ e di Jennifer Lawrence in ‘Red Sparrow’.

Il tema dell’uniforme glamourizzata da Donatella Versace torna alla ribalta. Gli anni’80 di Gianni Versace tornano rimodulati in forme e proporzioni più asciutte e attuali ma non meno conturbanti: i berretti simili alle bustine di astrakan dell’autunno-inverno 1986-87, la collezione della Perestroika e dell’arte cinetica, si sposano con i completi e i cappotti che rileggono la magicaantinomia di bianchi e neri resi vibranti nei print zebrati più anni’90 e nelle nuove versioni del logo reinterpretato in divertissement grafici.

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Il sexy tailoring della nuova collezione nella sua nuova accezione aristo-army gioca con i codici dell’austerità sdrammatizzandoli perché essere Versac significa scombinare le carte per spezzare la trita prevedibilità borghese: tailleur e cappotti adottano uno stile sofisticato ma dégagé dove i pattern più moderni si modificano geneticamente in un originale foliage grafico che rielabora stilizzandolo l’iconico motivo barocco convertito in un paisley davvero inedito. Lo stesso logo, la V dorata che campeggia sulle
borse Virtus, le nuove it-bag del brand virate perfino in macro principe di
Galles oppure in pied de poule, viene riprodotto in nuove versioni sugli
abiti da sera ricamati e sulle giacche gioiello da uomo dai volumi generosi.
Rosso e nero si alternano in pedana insieme al verde sommato al blu. Le
super top di oggi, le star di Instagram, dalle sorelle Gigi e Bella Hadid passando per Vittoria Ceretti e Kendall Jenner, fino a Kaia Gerber, Irina
Shaik e Adut Akech, esibiscono piccanti tuniche succinte stampate e
ricamatissime come i nuovi feticci di una carnalità inattingibile, il nuovo
edonismo dell’era digitale più visivo che tattile, in una dimensione di
austerità sanitaria. Le proporzioni appunto.

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Per lui i pantaloni larghi in cui si infilano le maglie a tre colori, fanno da contrappunto alle giacche poggiate in vita e ai giubbotti con colli in maglia a coste con cappuccio, connotate da un’attitudine sport couture. La forma è bodyconscious per la donna, atletica e scostata dal corpo per il menswear che spesso condividono colori e fantasie, in un perenne gioco di ruoli. Per lei e per lui ecco calcare la passerella stivali di gomma e tacchi massicci con
carrarmato sulla suola per lei. La linea a clessidra definisce silhouette femminili scultoree traslate in tailleur da executive woman con spalle importanti e falde a bauletto oppure in abiti rigorosi ma sensuali dalla
gonna svasata, corti o longuette. Interessanti le fessure tracciate sul corpo
attraverso fenditure create da clips che sostituiscono nella funzione i safety
pins del 1994.

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La pelle, che nel lessico di Versace ha sempre assolto anche
negli anni’80 una funzione semiotica di protezione, diventa ora un terreno
di sperimentazione inesauribile: i blouson dall’impostazione mannish abbinano alle gonne in nappa al ginocchio che terminano con ampiezze
godet a ingentilirne il rigore, mentre giubbini e pantaloni sono impreziositi
da patchwork di strisce verticali di pitone di vari colori, dal verde menta al
senape fino al nero e al testa di moro. Per brillare di notte torna la maglia
metallica più siderale ma in versione very hot per i miniabiti disco-glam da
falena galattica sfoggiati da Kendall Jenner in silver e da Bella Hadid in
color lime, mentre lui esibisce il tuxedo sartoriale maledetto dall’attitudine
rock. Per una nuova Versace experience.

La collezione costumi estate 2020 Elisabetta Sammarco, eleganza in spiaggia

In “Love is a many-splendored thing” la dottoressa Han Suyin ne indossa uno intero di un giallo canarino che ne accentua la pelle candida e sottolinea la folta chioma scura: è il costume, complice di quello che sarà il primo bacio della coppia protagonista del film. 

Una bella Romy Schneider, tra le infinite effusioni con Alain Delon ne “La piscine”, luogo di baci appassionati, ne sfoggia di interi e due pezzi nelle tinte decise del bianco e del nero. 


La statuaria Ursula Andress ha invece lanciato la tendenza del due pezzi a vita alta, in quella che fu l’uscita dall’acqua da venere combattiva, del famoso film “Agente 007- Licenza di uccidere”, nel primo capitolo della serie.


Il costume è quindi protagonista di film cult che hanno reso le attrici delle icone di sensualità e di stile, indossando i bikini che da quel momento in avanti avrebbero dettato tendenza. 


Il brand Elisabetta Sammarco, sulle onde dell’elegante nudità da spiaggia anni ’70, ha realizzato una collezione costumi per la stagione estiva di questo 2020


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I colori sono delicati e vanno dal cipria al rosa confetto, dal pesca al malva, per spaziare nei brillanti due pezzi multicolore a righe. Sono prodotti totalmente Made in Italy e l’effetto cangiante della lycra cattura la luce rendendoli iridati e perlati; i tessuti velvet stretch regalano a chi l’indossa un’allure sofisticata e di classe.

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I costumi Elisabetta Sammarco sono destinati a donne che amano “vestire” anche in spiaggia, che dedicano cura e stile anche al capo che per natura meno abbiglia. Le varianti dei modelli, gli interi dalle spalline sottili, gli olimpionici con scollo all’americana, i crop top, i bottom e le culotte a vita alta, permettono a ogni donna di sceglierli in base ai loro gusti e alla loro personalità, anche se, come diceva il giornalista americano Irving R. Levine : “le statistiche sono come i bikini: ciò che rivelano è suggestivo, ma ciò che nascondono è più importante”.

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da Sephora le palette ispirate al fondotinta TOO Faced

BORN THIS WAY – PALETTE DI OMBRETTI

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Ispirata alla tavolozza delle tonalità dell’iconico fondotinta Born This Way, questa palette composta da 16 nuance nude ultra pigmentate propone una selezione di ombretti mat, studiati per esaltare anche i toni più delicati di carnagione, e shimmer ideali per ottenere look intensi e uno splendore unico. Forti di una formula arricchita con olio di cocco, dalle proprietà riequilibranti, rosa delle Alpi, per conferire elasticità e tonicità alla pelle, e acido ialuronico, prezioso ingrediente anti-age, questa palette contiene 8 ombretti mat, 5 shimmer e 3 metallizzati. 

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Prezzo: 44,90€

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BORN THIS WAY – PALETTE DI ILLUMINANTI

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Shimmer, mat e metallizato: questa innovativa palette personalizzabile offre tre differenti finish per uno splendore mai visto prima. La sua formula delicata e compatta è ideale per conferire risalto a viso, occhi e corpo indistintamente ed è arricchita con acqua di cocco, di rosa e acido ialuronico.

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Prezzo: 42,90€

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LIP INJECTION EXTREME

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L’incredibile formula di Lip Injection Extreme è stata creata per garantire un immediato effetto rimpolpante e una tenuta imbattibile. Perfetto da applicare in ogni momento della giornata, idrata, nutre e dona un volume invidiabile alle labbra.

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Disponibile in 4 tonalità: Bubblegum Yum, Tangerine Dream, Pink Punch e Strawberry Kiss.

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Prezzo: 28,90€

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DIAMOND HIGHLIGHTER.

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CHINESE NEW YEAR EDITION

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Milioni di micro perle riflettenti giocano con la luce per offrire uno splendore unico, nei toni del blu, rosa e oro, per donare luminosità a ogni tipologia di incarnato. Disponibile in edizione limitata, nell’esclusivo packaging studiato per celebrare il rituale del Capodanno cinese.

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Prezzo: 40,90€

Fresh: bellezza allo stato puro

La filosofia di Fresh si può riassumere in un solo, semplice concetto: combinare ingredienti naturali di provata efficacia a tradizioni antiche e tecnologie di ultimissima generazione per garantire un’esperienza sensoriale straordinaria e risultati unici.

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Nel 1991 Lev Glazman e Alina Roytberg aprirono una deliziosa e pittoresca bottega nel cuore di Boston con l’obiettivo di presentare una discreta gamma di prodotti di bellezza naturali e di altissimo livello provenienti da diverse parti del mondo. A volte, però, capitava che Lev e Alina non riuscissero a reperire prodotti in grado di soddisfare la loro meticolosa volontà di offrire solo il meglio alla propria clientela quindi, per ovviare a questo limite, decisero di iniziare a realizzare quei prodotti personalmente. Fu così che nacque Oval Soap, una linea di saponi artigianali realizzati con ingredienti selezionatissimi, esclusivamente di origine naturale, destinata a divenire una vera e propria icona dello skincare globale. Quel primo, incredibile successo istillò in Lev e Alina la passione e il desiderio di trasformare la quotidiana routine di bellezza in un vero e proprio rituale sensoriale che fosse non solo stimolante e appagante, ma anche di indubbia efficacia. Quel desiderio divenne ben presto lo spirito fondante su cui nacque e prosperò Fresh e che tutt’oggi caratterizza ogni scelta del brand. Lev e Alina, infatti, sono fermamente rimasti fedeli a quella combinazione di autenticità e tradizione che li ha resi ciò che sono.

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Tra i prodotti diventati iconici ci sono il Soy Cleanser, la linea alla Rosa e i prodotti per le labbra:

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SOY FACE CLEANSER

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Adatto a ogni tipo di incarnato e concepito per un utilizzo quotidiano, questo delicatissimo gel detergente elimina all’istante e con facilità ogni traccia di make-up e impurità.

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Soy Face Cleanser, con la sua delicata texture gel, è perfetto per purificare la pelle in profondità eliminando non solo le impurità che si depositano sulla superficie del viso nell’arco della giornata, ma anche i make-up più ostinati, come i mascara waterproof, senza aggredire o disidratare la pelle. La sua esclusiva formula multitasking è studiata anche per restituire all’incarnato il suo naturale splendore grazie a un’azione uniformante ed emolliente che conferisce alla pelle un aspetto immediatamente sano e radioso.

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Prezzo €39 150ml – 15€ 50ml

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ROSE DEEP HYDRATION FACE CREAM

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Impreziosito con un’esclusiva texture crema-gel, questo idratante intensivo è stato concepito per riequilibrare i livelli di idratazione cutanea nutrendo e conferendo istantaneamente un aspetto più fresco e sano alla pelle. Arricchita con veri petali di rosa, questa delicata crema immerge letteralmente la pelle in un bozzolo ultra idratante. Gli innovativi idropatch, che garantiscono un’azione prolungata e costante nel tempo, l’estratto di foglie di angelica e un’esclusiva combinazione di acidi ialuronici vanno a costituire un vero e proprio velo protettivo e idratante sulla pelle in grado di riequilibrare e sigillare le naturali riserve d’acqua dell’epidermide prevenendone l’evaporazione. Tutto questo per ben 24 ore consecutive.

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Prezzo: €17 15ml – 46€ 50ml

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SUGAR CORAL TINTED LIP TREATMENT SPF 15

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La palette colori primavera/estate è tutta dedicata all’energia e all’ottimismo, e il lip look di punta di questa stagione non fa eccezione. Il color corallo sta tornando, ma il matte color pesca degli anni ’60 viene aggiornato con uno più morbido per delle labbra super luminose. Il nuovo Sugar Coral Tinted Lip Treatment SPF 15 è l’interpretazione di Fresh di questo colore. Pensato per esaltare ogni colorito della pelle, questo colo corallo si adatta a tutte le carnagioni immediatamente, dandogli un tocco caraibico.La versatile formulazione di Sugar Poppy Tinted Lip Treatment Sunscreen SPF 15 consente una modulabilità ideale per ottenere diversi livelli di coprenza. Formulato con lo stesso zucchero iper nutriente, gli stessi oli idratanti e il medesimo complesso multivitaminico e antiossidante degli altri prodotti della linea Sugar Lip Treatment Collection, svolge un’intensa azione idratante fino a 6 ore e garantisce una protezione SPF15 contro i danni causati dall’esposizione ai raggi solari.

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Prezzo: €22 – 4.3gr

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da Sephora la maschera ispirata alla crioterapia

BOSCIA Mermaid Fire and Ice Cryosea Peel-off Mask: 

arriva da Sephora la maschera ispirata alla crioterapia

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Immergiti in profondità in una maschera peel-off ispirata alla crioterapia che fornisce un’esperienza freddo-come-ghiaccio che solleva, stringe, rimpolpa e aumenta la circolazione. 

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Una miscela di Boscia Cryosea ad alte prestazioni combina ingredienti ispirati alla crioterapia come acqua di mare, alghe rosse, ialuronato di sodio, alghe di mare e mentolo, fornendo ondate di idratazione lasciando la pelle formicolante, fresca e perfettamente preparata per l’applicazione dei prossimi passaggi di cura della pelle. Il colore “sirena” crea un effetto olografico divertente.

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Le caratteristiche?

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• 100% vegano
• Cruelty free
• Senza conservanti
• Formulato per le pelli più sensibili
• Realizzato per tutti i tipi di pelle

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Gli ingredienti?
• Le alghe rosse idratano istantaneamente, raffreddano e leniscono la pelle, lasciandola idratata e rinfrescata
• Il mentolo aiuta a rimpolpare e rivitalizzare la pelle opaca
• L’estratto di alghe di mare fornisce un’idratazione superiore e aiuta a rassodare la pelle
• L’acqua di mare è ricca di minerali e purifica la pelle

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Prezzo: 34,90€ – 80g

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L’Occitane – gommage MUESLI CROCCANTE ALLA MANDORLA

Il nuovo Gommage Muesli Croccante alla Mandorla è stato pensato da L’Occitane per una pelle del corpo perfettamente levigata, morbida e rinnovata.

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Il packaging ricorda  quello dei cereali per la colazione… il nuovo Gommage è formulato con il 95% di ingredienti di origine naturale ed è arricchito con olio di mandorlo coltivato direttamente da filiere sostenibili nella Valensole, per un momento di vero benessere, goloso e rilassante!

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Composto da una base di gusci di mandorla e zuccheri intrisi di olio di mandorla dolce,
questo gommage può essere utilizzato sempre. I suoi grossi grani eliminano le cellule morte della pelle, regalandoti un incarnato luminoso! Per una esfoliazione più o meno intesa, si consiglia di mischiare il gommage con l’Olio Doccia alla Mandorla. Il suo tocco goloso lascerà la tua pelle delicatamente profumata.

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Perfettamente integrato nella filosofia e nell’impegno de L’Occitane, il gommage è composto dal 99% da ingredienti biodegradabili. Inoltre non vengono acquistate solo le mandorle intere, ma anche quelle rovinate che altrimenti verrebbero scartate e buttate.

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150gr €19,00

In tutte le boutiques e online

Nutraceutical SALUTE & BELLESSERE DALL’INTERNO

Nutraceutical SALUTE & BELLESSERE DALL’INTERNO

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Gli integratori alimentari sono, secondo la definizione di legge (Decreto Legislativo n. 169 – 21 maggio 2004 “Attuazione della direttiva 2002/46/CE relativa agli integratori alimentari”), prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta. Rappresentano quindi un valido supporto per proteggere da microcarenze nutrizionali, derivanti da un apporto nutrizionale inadeguato o da situazioni di aumentato fabbisogno.

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Sempre in conformità alle norme comunitarie, gli integratori alimentari non possono vantare proprietà terapeutiche né capacità di prevenzione o cura delle malattie.

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Tuttavia, la ricerca scientifica e l’esperienza clinica hanno constatato e dimostrato che gli integratori possono avere un ruolo “nutraceutico” ovvero offrire un supporto di grande rilievo nel mantenere e promuovere uno stato di salute e benessere dell’intero organismo.

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Un integratore-nutraceutico può essere importante anche per la pelle?

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Assolutamente sì, non solo perché la pelle è un organo, tra l’altro il più grande per peso ed estensione, ma anche per il fatto di essere l’organo di “confine”: quello che ci protegge dalle aggressioni esterne e che può manifestare i segni di microcarenze e di stati di squilibrio che tra l’altro accelerano i processi di invecchiamento

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BioNike marchio dermocosmetico di un’azienda di estrazione farmaceutica, abbraccia questa visione nutraceutica, proponendo un approccio integrato – Cosmetico&Nutraceutico – per la salute e il bellessere della pelle.
Nasce così Nutraceutical, una nuova linea di integratori alimentari per prendersi cura della salute e del benessere della pelle anche dall’interno e che affianca i trattamenti cosmetici per effetti sinergici e risultati potenziati.

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La filosofia formulativa – Alla base della filosofia formulativa di Nutraceutical la scelta di principi attivi dall’efficacia solidamente convalidata dalla letteratura scientifica e da studi clinici, la ricerca di formulazioni innovative, basate su mix di ingredienti con effetti sinergici, e modulate per le diverse esigenze e aree di trattamento.

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Le aree di trattamento – La linea Nutraceutical è una linea di integratori-nutraceutici studiati per la bellezza della pelle del viso, con un’attenzione speciale per la pelle in menopausa, per il benessere della pelle e dei suoi annessi capelli e unghie, per la difesa dallo stress ossidativo, senza dimenticare gli inestetismi della cellulite e le esigenze della silhouette, quali depurare, drenare e controllare il peso corporeo.


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WELL·AGE

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È basato su fitoceramidi CERAMOSIDESTM dall’efficacia clinicamente testata, combinate con acido linolenico e vitamine, per tutte le donne che desiderano migliorare la qualità della propria pelle prevenirne l’invecchiamento.

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WELL●AGE 50+

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E’ studiato per rispondere alle specifiche esigenze della pelle in menopausa e combina l’acido ialuronico biotecnologico ExceptionHYAL STAR, dall’efficacia clinicamente testata, con importanti micronutrienti per sostenere attivamente la pelle in questo particolare periodo

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IMMU●DETOX

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La particolare formulazione di Immu●Detox, basata sulle straordinarie proprietà antiossidanti dell’Astaxantinapromuove le difese fisiologiche e protegge la pelle dagli effetti negativi dell’esposizione ad aggressori e sostanze inquinanti.

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CAPELLI PELLE UNGHIE

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La salute degli annessi cutanei è il focus di Capelli Pelle Unghie: agendo dall’interno grazie alla sinergia tra estratti vegetali rimineralizzanti e oligoelementi promuove il benessere, favorisce la pigmentazione e combatte lo stress ossidativo.

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ReduxCELL

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ReduxCell sfrutta l’azione sinergica di una combinazione di estratti vegetali titolati per favorire il microcircolo e il drenaggio dei liquidi corporei, contrastando gli inestetismi della cellulite

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DEPUR·DRAIN

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Anche Depur Drain trae la sua efficacia dal regno vegetale attraverso una formula con 10 estratti di piante che favoriscono l’eliminazione delle tossine e il drenaggio dei liquidi, depurando l’organismo in modo fisiologico e migliorando la microcircolazione.

Tutti i prodotti della linea Nutraceutical rispettano la filosofia BioNike, con formulazioni di ingredienti attivi selezionati per ogni esigenza, Nickel tested, senza glutine, naturalmente prive di lattosio.

FACE GYM

FACE GYM

Tutte le smorfie” e le boccacce” che fanno bene al viso

Lucia Colaiacovo, face trainer del Park Hotel Ai Cappuccini ti svelerà come mantenere il viso espressivo, luminoso e tonico con un metodo naturale al 100%!

Contorno occhi, fronte, contorno labbra, guance, e ancora collo e décolleté… il viso è formato da una fitta rete di muscoli che sostengono ogni nostra espressione, dai sorrisi ai dispiaceri.

Non tutti sanno che il viso è la parte del corpo più ricca di distretti muscolari. Se ne contano più di cinquanta, alcuni superficiali ed altri più profondi. Lavorando su di essi si potrà ritardare se non addirittura a bloccare i cedimenti della pelle. Conoscerli, imparare a sentire quanto sono contratti o quanto rilassati, è fondamentale non solo per sollecitarli, ma anche per usarli in maniera corretta.

La ginnastica facciale è un lifting naturale, basato su esercizi specifici che aiutano a ritardare notevolmente i cedimenti della pelle, intervenendo sui segni del tempo. Imparare le varie tecniche di allenamento facciale aiuterà a prevenire e a modificare le rughe di espressione causate o dall’ ipertono muscolare o da una ipotonicità e generale cedimento di altri tessuti.

Il risultato?
Una pelle luminosa ed idratata ed una mimica facciale visibilmente più comunicativa: un netto miglioramento della circolazione sanguigna permetterà al viso di apparire più disteso mentre le borse sotto agli occhi saranno attenuati e il doppio mento e il contorno del viso più definiti.

Lucia Colaiacovo, Face Trainer del Park Hotel Ai Cappuccini ha racchiuso nel libro “La mia ginnastica per il viso” tutti gli steps per allenare adeguatamente le varie fasce muscolari del viso illustrando, per ogni esercizio la tecnica corretta di esecuzione.
Partendo dagli esercizi più semplici, utili a prendere confidenza con il proprio viso, si passerà alle tecniche più complesse che risulteranno a quel punto una nuova divertente sfida! Il segreto è la costanza, un allenamento breve ma regolare e continuo nel tempo.

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E se esistono cosmetici come sieri e creme per ogni zona specifica del nostro viso, Lucia Colaiacovo ha creato anche il massaggio perfetto per applicarli efficacemente. “La mia ginnastica per il viso” raccoglie anche tutte le beauty tips per ottenere una pelle levigata e tonica attraverso i massaggi semplici ma efficaci che vanno ad amplificare le formulazioni dei prodotti di bellezza.

Il libro “La mia ginnastica per il viso” è disponibile sull’e-shop a 15 € http://www.lamiaginnasticaperilviso.it/

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Il Park Hotel ai Cappuccini è un elegante albergo immerso nella tranquillità e nel silenzio del suo parco di alberi secolari. Un tempo monastero seicentesco, oggi è una suggestiva dimora dove passato e futuro si fondono armoniosamente. Nella storia di Gubbio si possono facilmente rintracciare riferimenti a questo splendido edificio e alle comunità religiose che fin dalla sua costruzione l’hanno abitato. Le sue pietre e la sua architettura sono infatti tra le testimonianze più alte di un Medioevo luminoso, raffinato e colto, come ha sottolineato lo scrittore francese Marcel Brion, che durante un soggiorno in Umbria notò che «nella pietra dei palazzi di Gubbio sembra essersi per sempre fissata l’anima stessa del Medioevo Italiano». Appartato eppure vicinissimo al centro della città, oggi il Park Hotel ai Cappuccini è una struttura che unisce antichi ambienti e nuovi comfort, in una felice ed equilibrata combinazione che ha saputo mantenere intatta l’atmosfera spirituale che pervade questo luogo. Numerose pregevoli opere d’arte, dagli affreschi di Capogrossi alle sculture di Arnaldo Pomodoro, arricchiscono il soggiorno conun’indimenticabile esperienza culturale ed estetica.