Fear and Love, la mostra che inaugura il Design Museum di Londra

Ha inaugurato il 24 novembre scorso la nuova sede del Design Museum di Londra, lungo High Street Kensington. “Fear and Love: Reactions to a Complex World” è la mostra che accompagna l’evento: fino al 23 aprile 2017 sarà possibile visitare l’esposizione curata dal chief curator Justin McGuirk, ex firma del Guardian. Un viaggio attraverso il design contemporaneo, vissuto come disciplina inclusiva, il cui campo d’azione si estende alla tecnologia, alla politica, all’ecologia, alle migrazioni e alla sessualità.

Il Design Museum di Londra appare trasformato, grazie all’iconico allestimento di Sam Jacob Studio e OK-RM, che lo hanno reso una sorta di avveniristico laboratorio per installazioni. Nella mostra Fear and Love tanti sono i richiami pop, che contribuiscono a stilare le fondamenta di un manifesto estetico ricco di contaminazioni. McGuirk ha accuratamente selezionato dai più disparati campi della creatività– architettura, grafica, ingegneria, moda, robotica– undici team di designer internazionali, che hanno rielaborato esperimenti inediti sul tema. In una scenografia di tende argentee ecco fare capolino le undici installazioni, dalla video installazione psichedelica firmata da Andrés Jaque, che analizza i pericoli derivanti dai social network in uno scenario post-apocalittico, fino a Mimus, il robot firmato Madeline Gannon.

Trionfo di intelligenza artificiale per combattere i pericoli di un uso spropositato dell’high tech. E’ così che i sistemi di geolocalizzazione possono divenire strumenti di controllo, se posti nelle mani dei regimi autoritari. Ma è anche vero che, similmente, quegli stessi sistemi possono rappresentare per i profughi siriani in fuga verso l’Europa, una fonte di salvezza. Filosofia, oltre alla tecnologia, per tematiche universali che toccano da vicino la società odierna. Riciclo nell’opera di Christien Meindertsma, che ha recuperato le fibre di oltre 1000 maglioni usati, o ancora, design nel soggiorno arredato di OMA/AMO, che si compone di 28 pezzi ciascuno proveniente da un diverso stato dell’Unione Europea.