Buon compleanno, Sex and the City!

Diciott’anni e non sentirli: eppure Sex and the City ha festeggiato pochi giorni fa quest’importante compleanno. La serie cult per antonomasia non smette di affascinare -persino nelle infinite repliche continuamente riproposte con enorme successo di pubblico- e tante sono le donne che si identificano in Carrie Bradshaw e nelle sue amiche. Ma cosa c’è alla base di un tale successo? Forse solo il racconto senza veli della realtà.

Quattro amiche alle prese con le relazioni sentimentali, sullo sfondo della Grande Mela: geniale fu l’intuizione di Michael Patrick King e Darren Star, sceneggiatori della serie cult. Tra delusioni amorose e outfit pazzeschi, curati da Patricia Field (qui un pezzo sulla celebre costumista), si consuma l’esistenza di Carrie e co., scandita da lucidi commenti sulle dinamiche relazionali uomo/donna.

Moderna, irriverente, la donna emancipata ed in carriera promossa dalla serie ha fornito un valido esempio per intere generazioni di donne: e se prima collezionare partner era considerato esclusivo appannaggio del sesso maschile, ora per la prima volta la donna rivendicava per sé il diritto di concedersi qualche liaison in attesa del grande amore.

Carrie-e-le-sue-amiche

Sei stagioni e due film per il grande schermo (e un terzo dovrebbe arrivare a breve): un successo senza precedenti ha reso Sex and the City un vero e proprio fenomeno di costume. E chi non si è appassionato al tira e molla tra Carrie e Mr Big e alle infinite peripezie delle quattro protagoniste, affrontate rigorosamente dall’alto di un tacco 12 Manolo Blahnik? Una serie che continua a farci sognare.


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