L’alta oreficeria di Bino Bini in mostra ad Arezzo

E’ stata inaugurata pochi giorni alla Galleria Ivan Bruschi di Arezzo la mostra “I gioielli di Bino Bini- Arezzo e la UNOAERRE nel Centenario della nascita”. L’esposizione, curata da Giuliano Cetrodi, resterà aperta fino al 7 maggio 2017: sono esposti i manufatti di alta oreficeria dell’orafo-scultore toscano.

Una personalità eclettica, quella di Bino Bini, che è stato orafo, scultore, medaglista ed incisore. Nato a Firenze l’11 settembre 1916, formatosi all’Istituto Statale d’Arte di Porta Romana, dove in seguito ha anche insegnato, Bino Bini ha partecipato alle più prestigiose rassegne d’arte orafa e della medaglia, collezionando svariati riconoscimenti, tra i quali spicca il premio della UnoAerre, che l’artista si aggiudicò nel 1966 nell’ambito del Terzo Concorso Internazionale per la Medaglia d’Arte, grazie alla sua famosa medaglia del Cane dormiente, e nel 1965 nell’ambito del Concorso per la Gioielleria, grazie al bracciale Le Stelle ferite.

Dal 1955 al 1977 insegnò alla Scuola Orafa “Margaritone” di Arezzo. Nel 1967 lo scultore realizzò le sue opere più celebri, tra cui i gioielli archeologici: ricchi di fascino e suggestione, dai bracciali Azteco e Egizio alle le spille raffiguranti la Maschera di Tutankhamon, Feticcio Azteco e Re colombiano dell’abbondanza fino alle spille Ventaglio e Cappello fiorentino. Al 1968 risalgono invece le spille Guerriero e la serie Style animalier con cavallucci marini, formiche, vespe e chiocciole.

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Insieme alla mostra vi sarà anche la proiezione del video “Le età dell’Oro. Riflessi di Piero della Francesca”.La mostra, patrocinata dalla Fondazione Ivan Bruschi e da UnoAerre Industries, è aperta dal martedì alla domenica, con orario 10-13 e 14-18.