MORE THAN A WOMAN
Intervista a M., la storia di chi ha deciso di diventare donna.
Molto più di una donna. Nel momento in cui Milano è intenta a chiudere le porte sulla mostra tributo all’icona globale per eccellenza, la Barbie, D-Art decide di celebrare la femminilità senza confini. Si tratta di uno speciale che intende illustrare lo scenario della transessualità in Italia e le difficoltà di affermarsi donna e essere donna nella mente, con il cuore e con il corpo.
A prestare il proprio volto M. che ci racconta, posando come una vera Barbie, la propria quotidianità e le proprie difficoltà nel rinascere donna.
La mostra Barbie, The Icon, racconta la donna che nella lunga e poliedrica carriera è riuscita ad abbattare ogni frontiera linguistica, culturale e razziale. Nata il 9 marzo 1959, la sua storia viene raccontata in 5 diverse sezioni presso il MUDEC di Milano. Il museo dà vita ad un percorso che si snoda attraverso le oltre 150 professioni di Barbie, gli abiti degli stilisti che l’hanno amata, la grande famiglia di cui si è sempre circondata e le sue più grandi interpretazioni da diva.
(intro di Alessia Caliendo)
Photographer : Miriam De Nicolo’
Photography director: Marco Onofri
Stylist: Alessia Caliendo
Stylist assistant: Caterina Ceciliani
Make up: Paolo Sfarra
Make up assistant: Stefania Gazzi
Hair stylist: Mattia Flora
Location: M8 Studios – Milano
“Oggi M. – all’anagrafe?”
” Un folletto senza sesso” – questa la risposta di chi ha avuto la forza, la tenacia, il sogno di diventare donna a tutti gli effetti.
Maria sorride, sorride sempre, ed ha quella dolcezza non lagnosa, una dolcezza quasi materna, mentre racconta il passaggio da uomo a donna, come fosse la cosa più naturale al mondo.
M. è italiana ma ora si è trasferita a Londra dove lavora come commessa – ci confida di avere un compagno con cui sogna un futuro sereno.
In un periodo in cui il tema sulla transessualità esplode sulle copertine, tra i media e al cinema, facciamo luce sulla verità di un viaggio duro e doloroso e dei suoi risvolti.
“The danish girl“, ora nelle sale dei cinema, racconta la storia di un pittore paesaggista della Danimarca – Einar Wegener – primo transessuale nella storia a subìre l’operazione del cambio di sesso – una storia finita tragicamente ma che ha concesso allo stesso protagonista un’ascesa alla felicità, seppur breve. M. racconta oggi il suo “passaggio”, le sofferenze fisiche ed emotive, gli sbalzi d’umore, la continua richiesta d’affetto, la fretta che tutto finisca e l’aiuto delle persone care.
“L’amore è la chiave di tutto, la mia famiglia, i miei amici, sono come angeli per me. Senza di loro non ce l’avrei fatta“.
E ci confida, con un velo di tristezza:
“Oggi finalmente ho fatto pace con il bambino arrabbiato che ero, ma sento ancora la sofferenza del mio destino, che ha deciso sarò sterile per tutta la vita.”
(testo Miriam De Nicolo’)
Qui l’intervista a M., la sua incredibile storia, i consigli a chi decide di affrontare l’operazione e diventare donna:
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