Missoni o della solarità – Spring Summer 2020

Missoni o della solarità

Di Enrico Maria Albamonte

Atmosfera vacanziera, insostenibile leggerezza ed effortless elegance. Missoni rilegge i suoi codici legati ai cromatismi calibrati e al contempo irriverenti nel segno della più completa libertà di comporre e scomporre ad libitum il proprio guardaroba. In attesa di svelare il suo progetto di accessori su cui il brand pare punterà sempre di più, Angela Missoni, direttore creativo della maison di famiglia si diverte a citare gli amori estivi di Jane Birkin e di Serge Gainsbourgh, lei un po’ crazy gipsy, confusa e felice, lui un artista eccentrico, arbiter elegantiarum e un filo narcisista. Ma ci sta, perché la collezione è un inno alla gioia e soprattutto un modo ludico per attestare la fedeltà del nuovo percorso creativo, intrapreso ormai da alcune stagioni, nei confronti di un retaggio che ha segnato non solo la storia della moda ma anche del costume. Gli anni settanta, quelli di Jane Birkin e di Serge Gainsbourgh ma anche di BB e di Gigirizzi, il playboy avvenente che era anche attore e che portava sempre un foulardino annodato al collo (qualcuno lo chiama ‘strangolino’) proprio come i modelli che sfoggiano con grande spontaneità i capi della nuova collezione nel segno di una eleganza rilassata che abbraccia la filosofia del put together che ha decretato il successo mondiale del marchio. In questa sfilata co-ed che si svolge lungo la passerella naturale di un bordo piscina, nei bagni misteriosi di via Pierlombardo, si scorge tutto il rigoglio di una natura voluttuosa che ambisce a essere finalmente rispettata e amata. Attraverso le fantasie floreali minute spesso rielaborate in digitale e quindi mai leziosamente romantiche, i colori pieni e sempre ben orchestrati in una palette che privilegia il bluette, il rosso fiamma e il giallo canarino, evocano la grande evasione estiva di un immaginario fatto di stampe e di patchwork, di lavorazioni raffinate ma molto anticonvenzionali, fra frange e nugoli di rouche e volant che ondeggiano con il corpo nei lunghi abiti a tenda oppure nei baby doll imprimé da portare con impalpabili cardigan e con gilet rubati palesemente al guardaroba di lui che a lei invece chiede in prestito i colori e una certa studiata negligenza che consente di portare senza imbarazzo una giacca glitterata o sfumata in turchese e smeraldo. Perché oggi in fondo gli steccati fra i sessi sono diventati del tutto evanescenti.

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