Youth Culture: White Mouths, la moda dei segni

La semiotica è la disciplina che analizza ogni elemento di significazione e di comunicazione: essa ha come oggetto di analisi qualcosa di più complesso del semplice oggetto teorico inteso come “segno“, vale a dire il testo. Il concetto di testo (dal latino textum, “tessuto“, quindi metaforicamente “trama del discorso“).


"Opus": la capsule collection di White Mouths
“Opus”: la capsule collection di White Mouths



La fashion designer maremmana Irene Silvestri ha ottenuto la Laurea presso il corso di Scienze della moda e del costume e semiotica della moda (La Sapienza, Roma), e successivamente ha studiato presso le più prestigiose scuole di design d’Europa, come un grand-tour Ottocentesco, in cui ha avuto modo di dialogare, accogliere suggestioni e percepire differenze e similitudini tra moda italiana ed internazionale, ma soprattutto divenendo essa stessa una sorta di incarnazione dell’oggetto di studio del suo primo corso universitario.


Quel “textum” che si studia nella semiotica classica Silvestri lo ha indagato nel senso etimologico del termine, essendo una fashion designer e maneggiando tessuti; ma anche metaforico: infatti il fulcro della sua indagine di stile sta nella vivida conversazione con giovani e promettenti performers, fotografi e videomakers, che per primi indagano le mille simbologie della società contemporanea.


Il nome del brand che ha fondato nel 2013, White Mouths, è un’anagramma fonetico di Without Seam (che significa “senza cucitura”).
Silvestri ha codificato nei tre anni di attività del brand uno streetwear no-gender riconoscibile ed assai minuzioso nelle lavorazioni che rendono i suoi capi modulari e scomponibili, dal profilo altamente tecnologico.


La capsule 2016 di White Mouths si chiama Opus: outerwear fatto di armature in lana per gli interni, doppiate esternamente con superfici ermetiche, le quali risuonano nei tessuti double caratterizzati da stampe allover dalle sfumature bitonali e complementari.
La ricerca di Silvestri volge sempre lo sguardo oltre le apparenze, e si colloca in una dimensione sospesa tra lo zen orientale, la concettualità belga e la maestria sartoriale nostrana.


"Opus": la capsule collection di White Mouths
“Opus”: la capsule collection di White Mouths

Anteprima per Inkiostro Biancofeaturing Kei Takemura
Giovani e liberi attraverso gli occhi di Pierpaolo Piccioli: dopo 25 anni il designer lascia la maison Valentino