Loro Piana, anche il lusso made in Italy sente la crisi

C’è una cosa della quale l’Italia può andare fiera: il know-how e l’esperienza nel creare beni di lusso nel settore della moda e della pelletteria. Il made in Italy rimane un’icona di buongusto e ottima qualità, grazie alle tante aziende italiane che ne hanno fatto un vanto per il nostro Paese. Ma cosa succede quando anche il settore del lusso comincia a sentire la crisi? Sarà possibile mediare tra il desiderio di mantenere intatta la qualità e quello di assecondare le logiche di mercato? È un dilemma che Loro Piana, l’azienda piemontese specializzata nella lavorazione del cashmere, sta afforontando. La famiglia Loro Piana commercia tessuti e filati dall’inizio del XIX secolo e nel 1924 fonda l’omonima azienda. In Valsesia, provincia di Vercelli, l’azienda lavora la lana di capre cashmere, pecore merino e vigogne delle Ande, preziosa materia prima si trasforma in soffici completi, maglioncini e mantelli. Dal 2013 Loro Piana appartiene al gruppo del lusso LVMH ed è una rarità nel mondo della moda. Controlla infatti ogni fase della produzione a partire dall’allevamento delle vigogne in una riserva naturale in Perù fino ad arrivare al prodotto finito, che sfiora cifre da capogiro. Se un maglioncino semplice di cashmere costa circa 800 euro, i completi su misura si aggirano intorno a decine di migliaia di euro. Ma cosa succede quando la crisi economica, la paura per gli attentati, la sempre crescente insicurezza colpiscono anche i clienti del lusso?


Bisogna studiare da capo la segmentazione del mercato, proporre nuove strategie di comunicazione e di rapporto con il cliente. Mai abbassare la qualità per abbassare i prezzi, però. «La qualità salverà la nostra azienda», ha detto Pier Luigi Loro Piana, che nella riorganizzazione dei vertici da parte di LVMH è rimasto come vice presidente. «Il vero obiettivo dev’essere questo». La Deutsche Bank assicura che il 2016 sarà il più incerto degli ultimi 10 anni per il mercato dell’abbigliamento e dei beni di lusso. Non a caso, Loro Piana ha già chiuso due negozi, uno in Italia e uno in Corea del Sud, e altre aziende del made in Italy stanno riprogrammando prezzi e prodotti per far fronte alla crisi del settore. Un’eccellenza dell’abbigliamento di lusso, icona storica dell’artigianalità italiana, non può e non deve rinunciare alla qualità unica dei propri prodotti per adattarsi al mercato: così dichiara l’amministratore delegato di Loro Piana Matthieu Brisset: Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di LVMH, non ha intenzione di cambiare i metodi di lavorazione e produzione del cashmere. Loro Piana «porta il meglio che la natura ha da offrire per il proprio stile di vita in termini di lusso» ha dichiarato Brisset, che sta per lasciare l’incarico e e da settembre sarà sostituito da Fabio d’Angelantonio, attualmente in Luxottica.