MotoGP Jerez: Il ritorno di Lorenzo, la certezza di Valentino, l’eroismo di Marquez

C’è chi lo dava per sconfitto ancora prima che la stagione entrasse nel vivo. Chi lo vedeva addirittura tagliato fuori dai giochi dopo solo tre gare. La vittoria di domenica a Jerez è una di quelle sentenze inappellabili, che confermano tra i pretendenti per la lotta al titolo Jorge Lorenzo. Un weekend da incorniciare, quello di Jerez, per il pilota Yamaha. Meglio di così certo non poteva andare. Lo si era già capito nelle prove libere del venerdì, dove Por Fuera ha tirato fuori gli artigli, per poi confermarlo nelle qualifiche del sabato. La domenica è stata invece un monologo dal primo all’ultimo giro, con il 99 sempre davanti, senza che nessuno riuscisse a mettergli i bastoni tra le ruote.


Riecco quindi lo spagnolo di nuovo lassù in cima al podio, nel circuito in cui esiste da sempre un legame indissolubile. Il campionato però è ancora lunga e lo Jorge lo sa: “Ho avuto buone sensazioni nell’ultimo GP – ha affermato il pilota di Palma de Maiorca – prima di dare giudizi voglio però ancora attendere due gare”. All’orizzonte ci sono Le Mans e Il Mugello, appuntamenti da non sbagliare, per riuscire a rincorre la vetta che vede al comando Valentino Rossi. Questa volta per il Dottore non c’è stato nulla da fare di fronte allo strapotere del compagno di squadra. A volte serve quindi accontentarsi. È questo quello che ha pensato il pesarese, che vede comunque il bicchiere mezzo pieno al termine del weekend spagnolo: “Purtroppo siamo stati costretti a rincorrere per tutto il fine settimana – ha sottolineato Valentino – come setting non eravamo a posto, inoltre anche con le gomme avevamo qualche problema. Credo quindi che il podio sia un ottimo risultato quando si di deve far fronte a queste difficoltà”.


Se per Rossi il terzo gradino è un piazzamento più che accettabile, dello stesso avviso lo è anche il secondo posto di Marc Marquez. Passare dall’ospedale alla pista nel giro di una settimana non è da tutti, tranne che per uno come lui, che sembra non avere limiti. Il 93 si inserisce al secondo posto tra le due Yamaha, mettendo a tacere tutte quello voci che lo avrebbero tagliato fuori dalla lotta per il podio: “L’obiettivo era insidiare Jorge all’inizio però ho capito fin da subito che questa sarebbe stata la sua gara – ha analizzato l’alfiere Honda – inoltre ho lamentato qualche problema al braccio destro nel corso di metà gara, non consentendomi quindi di essere al top. Il risultato è comunque positivo, anche se ci sarà molto da lavorare”.


Da una parte la Yamaha, dall’altra la Honda. E la Ducati? Già. Nel weekend di Jerez la casa di Borgo Panigale è sicuramente stata la grande assente nella lotta al vertice, dopo i primi tre podi consecutivi. Gara in salita per Iannone, che al via della corsa ha sbagliato la mappatura, tanto da definire l’errore come demenziale. Ancora di più lo è stato per Dovizioso, autore di due lunghi che lo hanno relegato al nono posto, tre posizioni più arretrare rispetto al compagno. Le Mans però è dietro l’angolo e l’occasione per rifarsi è già a portata di mano.