MotoGP: Rinascita tricolore a Le Mans, per Rossi un nuovo avversario al titolo

Riavvolgete il nastro e tornate indietro di undici anni. Era il Gran Premio del Giappone, quando un giovanissimo Andrea Dovizioso conquistò la tappa di Motegi precedendo Lai e Corsi. Abbiamo dovuto attendere oltre dieci anni, per poter ammirare nuovamente un podio tutto tricolore nella minima cilindrata, la categoria che ha visto sbocciare i vari Marquez, Rossi e Lorenzo.

 

Questa volta a firmare l’impresa sono Romano Fenati, Enea Bastianini e Francesco Bagnaia. E se non fosse per l’inglese Kent, avremmo potuto addirittura assistere ad un memorabile poker, mancato per pochi decimi da Niccolò Antonelli. Per questa volta possiamo comunque accontentarci. Già, perché il verdetto emerso da Le Mans non può che regalarci fiducia in vista delle prossime gare, ma soprattutto in ottica futura.
Quel dominio spagnolo che sembrava durare imperterrito, inizia quindi a scricchiolare. L’abbiamo visto in Moto3 questo weekend e nella prima parte di stagione, lo stiamo assistendo in Moto2, dove Zarco conduce il campionato, infine ne abbiamo la certezza nella classe regina, in cui Valentino Rossi sta mettendo tutti in riga.

 

Ancora una volta il Dottore ha fatto la voce grossa. Dopo le difficoltà riscontrate nelle libere del venerdì e le qualifiche del sabato, ecco giungere come consuetudine il colpo di genio dopo il warm-up. Dal ruolo di spettatore, Valentino diventa protagonista di una domenica tutta in rimonta. Nonostante la settima casella in griglia, il 46 riesce già nelle prime battute a risalire la classifica, fino ad infilare le Ducati di Iannone e Dovizioso. Se non fosse per un Jorge Lorenzo stratosferico, per alcuni attimi stavamo già pregustando un secondo podio tutto tricolore. Invece Jorge scappa, vola, incontenibile come sempre quando ha strada libera. A Rossi non resta che “accontentarsi” di 20 punti. Un macigno nei confronti di un Marquez in netta difficoltà, soltanto quarto davanti ad un inarrendevole Iannone. Adesso i punti di distacco tra i due rivali sono ben 33, tanto che le attenzioni dell’alfiere Yamaha nella rincorsa al titolo si spostano: “Adesso è Lorenzo il rivale – ha spiegato il pilota di Tavullia – a Le Mans Jorge ha dimostrato di avere un gran passo e quando ha strada libera è difficile contenerlo. Non sottovalutiamo però Marquez – ha concluso – un due volte campione del mondo non si può darlo già sconfitto, è ancora presto”.

 

Dalla Francia il Circus si sposta ora al Mugello, dove nel weekend del 30-31 maggio andrà in scena uno dei Gran Premi più attesi di tutta la stagione. Lo scorso anno a vincere fu Marquez, al termine di un memorabile testa a testa con Lorenzo. Il 93 non vorrà mancare l’appuntamento con il podio, così come l’alfiere Yamaha, pronto a calare il tris in quello che è il regno di Valentino Rossi. Il pesarese gioca in casa e il pubblico potrebbe essere un valido alleato per regalargli un successo che manca da oltre cinque anni sul suo tracciato. Vietato infine scordarsi delle Ducati. Il weekend di Jerez è ormai un lontano ricordo, perché a Le Mans Dovizioso e Iannone hanno fatto subito capire che la tappa è spagnola è stata un incidente di percorso. I test della scorsa settimana sulla pista toscana hanno infatti permesso alla Casa di Borgo Panigale di ricucire il gap con Honda e Yamaha e il podio del Dovi ne è la dimostrazione.

 

Il detto dice: “Al Mugello non si dorme”. Con lo spettacolo che si preannuncia fin da ora, ne possiamo stare certi!