Giornata ProGrammatica: su twitter è caccia alle parole fuori moda

Parole fuori moda: quali sono i termini desueti preferiti dagli italiani? Provando a stilare una lista, gli utenti di twitter si sono lanciati in una romantica caccia alle parole dimenticate, raccogliendole sotto l’hashtag #parolefuorimoda. Usufruire e dissapore, cincischiare e all’uopo, vagheggiare e perdindirindina, desueto e struggersi. Tra le parole fuori moda compaiono inevitabilmente anche termini inventati da Dante e altri più recenti ma velocemente destinati all’oblio quali SMS e shatush.


Oggi è la Giornata ProGrammatica, indetta dal programma Radio 3 – La lingua che batte in collaborazione con l’Accademia della Crusca, il Ministero dell’Istruzione e quello degli Esteri,  l’Associazione per la Storia della Lingua Italiana (ASLI) e la Comunità Radiotelevisiva Italofona (CRI). Una manifestazione che si inserisce nel piano della Settimana della lingua italiana nel mondo (dal 17 al 23 ottobre) e che mira a educare giovani e meno giovani sull’uso corretto della lingua di Dante. La lingua italiana possiede uno dei vocabolari più vasti del mondo tra sinonimi, sfumature di significato e occasioni d’uso di ogni singolo termine. Sono più di 160.000 i vocaboli della nostra lingua, ma quanti di questi vengono utilizzati quotidianamente? Solo una piccolissima percentuale. Eliminando i termini settoriali e quelli riferiti a concetti del passato, tantissimi pensieri vengono oggi tradotti in parole inglesi, neologismi e vocaboli gergali. Basti pensare all’abuso di inglesismi come sharare al posto del bellissimo condividere, fare network invece di instaurare connessioni, perfino l’inquietante deadline che ha sostituito scadenza. Se in alcuni ambiti (la moda, la tecnologia, gli affari) l’utilizzo della lingua inglese è comprensibile, nel quotidiano l’abbandono di bellissime parole italiane dimenticate è imperdonabile. Accanto alle parole fuori moda, la Giornata Pro Grammatica è stata scandita sui social da lezioni estemporanee sull’uso delle virgole e odi al congiuntivo (usato correttamente). La cultura torna ad essere sexy: basta scorrere le foto sotto l’hashtag #books su instagram per averne la prova.

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