Politicamente scorretto

Da Batman a Superman, da Capitan America a Spiderman, da Thor ad Iron Man. Il cinema contemporaneo ha dato pieno sfoggio di una moltitudine di supereroi dotati dei poteri più disparati. Ma ciò che vi stiamo per raccontare esula dal contesto appena delineato. Tratto dall’omonimo fumetto della Marvel, Deadpool si differenzia dai suoi predecessori per alcune caratteristiche insite nel personaggio, nonché per lo stile di vita e la corrente di pensiero rappresentati dall’eroe in questione. Dopo dodici anni di tentativi andati in fumo, il noto attore canadese Ryan Reynolds corona il suo sogno: vestire i panni di Deadpool, in un film dai toni corrosivi e tutt’atro che sdolcinati. Vediamo di cosa si tratta.
Il protagonista della storia è Wade Wilson, un mercenario dall’animo egoista e dichiaratamente venale. Il suo carattere scorbutico ed arrivista tuttavia viene addolcito da una ragazza, Vanessa Carlyse, una prostituta di cui s’innamora perdutamente. Le cose sembrano procedere a meraviglia, fino a quando Wade scopre di avere un cancro all’ultimo stadio. Un misterioso individuo lo avvicina e gli propone una cura a dir poco insolita. Wade accetta, ma finisce per essere vittima di un terribile esperimento genetico…


Deadpool
Deadpool



Distribuito nelle sale cinematografiche italiane dalla 20th Century Fox a partire da giovedì 18 febbraio, Deadpool è un film d’azione dallo humor tagliente e dalle battute al vetriolo. La natura metatestuale appartenente al linguaggio del supereroe, di cui la sceneggiatura elaborata da Rhett Reese e Paul Wernick è intessuta, è assolutamente sfacciata e politicamente scorretta.
Le frecciatine che partono dalla bocca di Deadpool non risparmiano nessuno: la saga di Star Wars, l’attore Liam Neeson, Hugh Jackman (alias Wolverine) e persino gli stessi fumetti della Marvel. Anche uno dei film interpretati da Ryan Reynolds in persona viene preso di mira, Lanterna Verde, uno dei flop più evidenti nella carriera dell’attore canadese.
È altrettanto vero che Reynolds (di cui ricordiamo alcuni suoi film come Amityville Horror e Buried – Sepolto) se la cava piuttosto bene nella parte del supereroe cinico e buontempone. Provate a pensare alla sua interpretazione del personaggio Hannibal King nel film Blade: Trinity del 2004 e concorderete su quanto scritto.


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La comicità estremamente scurrile di Deadpool va di pari passo con quella di alcune commedie con protagonisti James Franco, Seth Rogen, Jonah Hill e via dicendo. Il nostro (anti)supereroe si farà largo tra espliciti riferimenti sessuali e ovviamente una valanga di cadaveri, uccisi barbaramente come se ci trovassimo dinanzi ad un film splatter.
Deadpool è un mix di elementi perfettamente riconoscibili ed individuabili: un abito simile a quello di Spiderman, un animo freddo e privo di pietà, poteri alla X – Man e battute da nerd incallito.
Tim Miller segna il suo debutto alla regia con una pellicola adatta ad un pubblico adulto ed infarcita d’individualismo, esibizionismo e di bizzarrie al limite dell’indecenza. Il tutto condito con una pessima fase di doppiaggio italiano.


Deadpool in azione con le sue pistole...
Deadpool in azione con le sue pistole…



Tutto ciò può comunque risultare originale, ma in realtà non è così. Deadpool infatti, nel corso dei 107 minuti di durata, lascerà ben presto il posto al classico film d’azione con protagonista un supereroe, ricalcando i medesimi stilemi narrativi e scenografici: risale alle origini del personaggio, per concludere la sua corsa con la consueta battaglia finale contro la sua nemesi creatrice, con l’ausilio di una troupe di altri supereroi accorsi sul luogo.
Da segnalare la discreta prova recitativa di Morena Baccarin, attrice brasiliana naturalizzata statunitense, nel ruolo della prostituta, nonché fidanzata di Wade Wilson, Vanessa Carlyse. Tra le opere che l’hanno vista tra i protagonisti citiamo a titolo esemplificativo Serenity del 2005, Stolen – Rapiti del 2010 e Spy del 2015, quest’ultimo a fianco di Jason Statham, Jude Law e dell’irriverente Melissa McCarthy.