Lo “spirito” femminile del panorama enologico italiano. La voce di Cristina Mercuri

Cristina Mercuri, Presidente di DEGUSTIBUSS, Accademia Italiana del Vino.Lo “spirito” femminile del panorama enologico italiano.

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C’è chi sogna per poi rimpiangere di non averci mai provato, per semplice convenienza o perché vinto/a dall’indole umana che spinge gli uomini a fortificarsi nella propria zona di comfort, e chi invece si accorge che“È noioso desiderare sempre e non soddisfarsi mai”, come scriveva Honoré de Balzac.
Parte da qui la storia di Cristina Mercuri, Presidente e Founder di DEGUSTIBUSS, Accademia Italiana per Sommelier e volto noto del panorama enogastronomico italiano ed internazionale.

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Cristina ha capito di essere nata per vivere, cosicché ha deciso di realizzare il sogno di una giovanissima che guardava un programma in tv, abbandonando definitivamente il comfort della vita da Tailleur.

Così nel 2017 ha co-fondato Degustibuss, Accademia del vino in forte crescita, con tante sedi in Italia e attività in tutto il Mondo.Studiare Giurisprudenza l’aveva appassionata. Ma sia la pratica forense che la professione vera e propria non le davano più soddisfazioni. Così Cristina Mercuri, classe 82, toscana ma milanese d’adozione, avvocato per studi americani e multinazionali fino al 2015, stanca di una routine e di un lavoro che non le appartenevano, decide di cambiare rotta e dedicarsi alla sua vera passione: diffondere una cultura vera e sana del vino.Oggi Cristina è una Wine Educator e consultant, in possesso del Diploma WSET, uno degli istituti di formazione sul vino più autorevoli al mondo. E nel 2017 arriva Degustibuss, accademia nazionale, che oggi ha sedi in tutta Italia e propone corsi sommelier, corsi degustazione vino e birra e corsi barman.

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«Da legale, non trovavo senso etico in quello che facevo, non portavo a casa nessuna soddisfazione, anche quando vincevo – afferma Cristina – se ci pensi,la tua giornata è il tuo lavoro: perchè ci passi dalle 8 alle 12 ore, se va bene. E perchè avrei dovuto passare la mia vita a fare cose di cui non m’importava assolutamente nulla? Non siamo alberi. Non sono piantata nel mio status quo, ho la splendida facoltà di muovermi e cambiare. Se siamo infelici dobbiamo rilanciare i dadi, essere svegli e lavorare sodo».
Cristina non ha alcun rimpianto per la scelta fatta, anzi ha molti progetti in cantiere. Spera di diventare un Master of Wine  e di poter entrare nell’Olimpo dei pochi (ad oggi solo 380 in tutto il mondo) MW in circolazione.


Conclude così Cristina: Per il futuro  vogliamo picchiare forte e non smettere mai di dare contenuti sempre più seri e scientifici ai docenti e ai discenti (tiene lei le lezioni per i livelli superiori di sommelier a Milano), per formare i professionisti del futuro secondo standard internazionali solidi, seri e di prestigio».


BREVE PROFILE DEGUSTIBUSS

La formazione di Degustibuss mira a rafforzare l’approccio critico al calice e insegna come gestire in maniera profittevole una cantina, come diventare Head Sommelier o Buyer, perché affronta i temi economici e di posizionamento commerciale molto seriamente.

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E poi la struttura logica che sta dietro la didattica è unica.

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Nel primo livello si studiano i Vitigni Internazionali e si analizza come i fattori di Terroir influiscono sulle differenze nel calice: alla fine del primo livello il corsista non solo è in grado di degustare, ma è anche in grado di riconoscere vitigno e origine geografica di un vino (panel internazionale, ovviamente).

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Nel secondo livello gli argomenti sono L’Europa, e come i fattori in vigna e cantina influiscono sulla qualità e lo stile di un vino. Partendo dal calice, quindi, il corsista sarà in grado di risalire ai fattori che lo hanno determinato, valutandone la qualità da un punto di vista oggettivo.

Nel terzo livello (il più bello a mio parere) si affrontano le restanti regioni del mondo e si fanno interessanti Lecture su Climate Change, concetti molto tecnici che riguardano turnover e profittabilità aziendale, posizionamento economico di un vino e giusto valore monetario. Oltre che un’ampia sessione sugli abbinamenti con il cibo. Il corsista che diventa Sommelier superando l’ultimo esame è in grado di affrontare una discussione su un vino a livello tecnico, responsabile e preparato.