Il teatro autobiografico di Antonio Marras – collezione FW 2017/18

Cameraman, fotografi, addetti al settore, tutti pronti per la sfilata di Antonio Marras con macchine fotografiche e cavalletti alla mano ma…una volta entrati in sala, si apre il teatro Marras, con ballerini, performers e attori.

Ci si aspetta di uscire con un “wow” dalle sfilate di Antonio Marras, ammettiamolo, e anche questa volta stupisce tutti con l’effetto sorpresa. Tra le pareti della Triennale, dove è ancora esposta la sua mostra “Nulla dies sine linea”, ha inscenato uno spettacolo dove modelli e attori interpretano una collezione che ci riporta alla Russia dei primi anni ’20, dedicata al regista Sergej Iosifovic Paradzanov, di cui vide una mostra nella magica Parigi.

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Gendarmi in pelliccia e dai colli ricamati, scolaretti in divisa e severe camicie, donne che vestono i colori seri del testa di moro, dei grigio-verdi, del bronzo e dell’ottone, con tessuti mixati e rigide sovrapposizioni.

Antonio Marras, così come nelle sue opere, opera nella moda, tagliando, ricucendo, assemblando e stratificando, dando vita a contrasti e accostamenti inusuali. E’ una costruzione che tende a coprire, ma che lascia scoprire molto dell’autore. Pelle in vista solo nella sala delle “liaisons dangereuses”.
A tre.

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Ma se una foto ci parla del fotografo e non solo dell’immagine riflessa, così la collezione uomo/donna Antonio Marras FW 17/18 lascia intuire una nota autobiografica, quella della sua terra, di una Sardegna austera, dove la zia lavora alla maglia, la cugina beve in una elegante tazza da tè, dove due ragazzini amoreggiano in un pollaio infastiditi da un curioso “pizzinnu”.

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Le stesse figure oniriche, surreali e strambe dei suoi disegni, prendono vita e si fanno “carne e ossa”: sono uomini che si toccano clandestinamente, pazzi che fanno linguacce, una solitaria e melanconica donna dai lunghi capelli rossi in una camera da bagno. Le maestre sono bellissime e vestite di fiori, un piccolo disobbediente triste all’angolo indossa il cappello da somaro. Sembra di entrare in un mondo fantastico e visionario, Marras ci accompagna mano nella mano, ma ci accorgiamo subito che sono episodi di vita passata, comune, e quel pizzico di magia è dato dai suoi abiti e dal modo di raccontarli. Forse è proprio questa la sua forza.

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La donna Marras nella collezione autunno/inverno 2017/18 è sensuale e lasciva, dalla bocca e le unghie laccate di rosso, una geisha che si lascia guardare in mezzo ad un campo di fiori; si copre di organza, di pizzo macramè e sangallo, di shantung cangiante e brillanti broccati. Le balze, le rouches e i veli le donano femminilità, le lunghezza austere sono solo un intelligente invito.

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(foto Miriam De Nicolo’)

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Guarda qui l’intera collezione Antonio Marras FW 2017/18 (foto Ufficio Stampa)