I 6 MODELLI DI SCARPE PIU’ TRENDY DELLA PRIMAVERA – ESTATE 2021

Come dimenticarsi di Carrie Bradshaw, protagonista di Sex and the City e del suo amore smisurato per le scarpe? “Mi state dicendo che ho speso 40.000 dollari in scarpe e non ho un posto dove vivere? Sarò ridotta letteralmente ad abitare nelle mie scarpe…”, dice con ironia (e disperazione!) in una delle puntate della celebre serie. In quanti, come Carrie, ci siamo innamorati a primo vista di un bel paio di scarpe? Del resto, si sa, sono un accessorio fondamentale per una donna!

Tra i vari modelli, ce ne sono alcuni che hanno attraversato indenni il corso degli anni, raggiungendo i nostri giorni più forti che mai. Stileo.it ha analizzato le ultime tendenze della moda femminile, identificando 6 modelli iconici di scarpe di cui non si potrà fare a meno per l’outfit della Primavera-Estate 2021: dalla décolleté più esclusiva allo stivale che non passa mai di moda. Scopriamo insieme cosa le ha rese immortali e lasciamoci ispirare da alcune delle loro versioni più classiche.

La prima della serie la intitoliamo Nel segno delle stud: una linea dal gusto eterno come la città a cui rende omaggio. Stiamo parlando delle Rockstud di Valentino Garavani. Questo modello è caratterizzato dalle celebri borchie quadrate e cuciformi, che ricordano le origini romane della maison. Nella versione Roman Stud proposta nel 2021 l’ornamento si fa più grande, rinvigorendo l’anima punk rock della linea. Ed è un tripudio di note in contrasto, che si combinano per esaltare una femminilità decisa e audace.

Il lancio della linea Rockstud avviene nel 2010, sotto la supervisione di Maria Grazia Chiuri e Pier Paolo Piccioli, allora insieme alla direzione creativa di Valentino. Nate sulla base delle storiche tango shoes, le Rockstud sono ancora oggi un simbolo della casa di moda romana. Particolarmente amate da star del cinema e fashion icon, come Reese Witherspoon a Jennifer Lopez.

Passiamo ora alla rivelazione dell’anno 2015: le slipper Princetown di Gucci, un modello decisamente fuori dagli schemi. Dietro al modello del classico mocassino Gucci si nasconde lo spirito creativo di Alessandro Michele.  Lo stilista, a capo della casa di moda fiorentina dallo stesso anno, trasferisce in questo modello la sua visione del mondo colorata, opulenta e persino un po’ kitsch.

Immancabile il Morsetto simbolo di casa Gucci dal 1953, quando Aldo Gucci, figlio del fondatore Guccio Gucci, decise di irrompere nel mercato della calzatura. Per la creazione del mocassino, Aldo si ispirò all’equitazione, applicando alla scarpa il tipico motivo a doppio anello con barra. Da quel momento i mocassini di Gucci hanno conquistato sia la gente comune che le celebrità: indimenticabile la giovanissima Jodie Foster in skateboard nel 1977. Le slipper Princetown sono disponibili oggi in tanti stili diversi, dal semplice nero alle fantasie più eccentriche. Modelli che manifestano una storia importante ma in continua evoluzione.

Al terzo posto, non per importanza, ritroviamo un modello di scarpe che hanno compiuto quasi un secolo di vita, mantenendo intatta la loro natura discreta e raffinata: sono le espadrilles Castañer, un vero e proprio must have per chi ama la moda sofisticata e senza tempo. 

Il marchio spagnolo, oggi presente in tutto il mondo, inizia il suo percorso nel 1927 lungo le strade di Bañolas, Girona. Qui Luis Castañer e suo cugino Tomas Serra realizzano il primo laboratorio del marchio, dando il via al successo della scarpa dall’inconfondibile suola in iuta. La svolta nel 1972, quando Lorenzo Castañer e la moglie Isabel incontrano a Parigi Yves Saint Laurent e creano con lui i primi modelli con la zeppa.Nello stesso anno del lancio, il modello con la zeppa viene reso iconico da Diane Keaton in “Provaci ancora, Sam”, che le indossa con calzini grigi al ginocchio e pantaloncini di jeans.

Le prossime scarpe della lista però non chiamatele sneaker! Siamo nel 2013 e sulla copertina dell’edizione francese di Vogue campeggia una bellissima Gisele Bündchen. Segni particolari: la supermodella – completamente nuda – indossa un paio di Stan Smith  con calzini bianchi. Inizia così, con una portentosa campagna di marketing, il periodo d’oro del modello cult di casa Adidas.

Prima scarpa da tennis totalmente in pelle, fa il suo ingresso in campo nel 1963 ai piedi del tennista francese Robert Haillet. Dallo sportivo trae il nome, modificato nel 1978 a favore della stella americana Stanley Roger Smith, a cui ancora oggi è legata. Dai campi da tennis il modello prende un certo tono aristocratico, dato dalla purezza assoluta delle sue forme. Non passa inosservato quel tipico verde riservato ai dettagli, un richiamo alle piacevoli atmosfere di Wimbledon e al simbolo della fortuna per eccellenza, il quadrifoglio.

Un altro modello di grande tendenza sono le Nike Air Force 1: sono l’emblema dello streetwear, con la loro forma così vicina alle scarpe da trekking e la suola eccezionalmente spessa. Disegnate nel 1982 da Bruce Kilgore, sono le prime scarpe da basket dotate di tecnologia Air. Dopo un iniziale entusiasmo, si affrancano dal mondo per il quale erano state create e scendono in strada, conquistando Baltimora e New York. Persino i rapper più influenti la rendono parte integrante del proprio look, incoronandola regina dell’urban style. Nel 2002 Nelly canta “Air Force Ones”, un vero e proprio inno al modello. Il video sarà bannato dalle principali reti musicali in quanto accusato di fare pubblicità. Seguono molte altre collaborazioni, tra cui quella con Jay-Z, Fat Joe e Young Jeezy. La Air Force 1, è la scarpa atletica più acquistata di sempre. La versione più desiderata? La più classica di tutte, la White-On-White versione Low.

Arriviamo così all’ultimo modello di scarpe di tendenza: le Dr. Martens 1460. Sono una vera e propria istituzione nel mondo delle calzature. Con il loro spirito inquieto sono state negli anni il simbolo della working class, prima, e delle sottoculture giovanili, poi. 

Il modello, tra i più famosi del marchio inglese, ha compiuto 60 anni nel 2020. Le origini a Wollaston, nel Northamptonshire, dove Bill Griggs avvia la produzione di uno stivale dotato di suola ammortizzata con cuscinetto d’aria. Nel 1943 è un medico tedesco, Klaus Maertens a idearla, da cui il marchio trae il nome. E da quel momento in poi, è tutto un susseguirsi di successi a livello planetario. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta raggiungono il loro apice di diffusione. Dopo il drastico calo degli anni 2000, gli anfibi più famosi di sempre cambiano pelle e si fanno glam, aprendosi al mondo dello showbiz e del fashion.