Il raffinato intimismo di Fendi

Il raffinato intimismo di Fendi

Gruppo di famiglia in un esterno per Fendi. La storica maison romana, oggi controllata da LVMH, rilegge il presente in un’ottica aggregante che rilancia il valore della memoria nel segno di un neoromanticismo legittimato da lavorazioni trionfanti e da un uso virtuosistico dei pellami. Preceduto da un video realizzato da Nico Vascellari in cui si alternano le varie generazioni di questa meravigliosa dinastia della moda, lo show si snoda sulle note di una colonna sonora assemblata dal vivo dal musicista italiano Lorenzo Senni e accompagnata da un quartetto d’archi, in attesa del ‘battesimo del fuoco’ di Kim Jones. Il nuovo direttore creativo della maison e osannato stilista di Dior Men debutterà come delfino di Karl Lagerfeld nel febbraio del 2021.

Nel suo ultimo défilé coed affidato alla direzione creativa globale di Silvia Venturini Fendi (riconfermata come stilista degli accessori e del menswear) e ambientato in un’enorme stanza ideale inondata da un sole radioso che penetra nel salone attraverso finestre digitali, le creazioni del marchio pongono l’enfasi sulla naturalezza intimistica dei capi impreziositi da lavorazioni inusitate, come sempre all’altezza delle aspettative. E così l’à-jour crea trasparenze inattese sulla pelle baciata dal sole, i ricami jour d’echelle si fondono con le piume che rendono le mise estive più evanescenti e vaporose,  i dettagli sartoriali si “imprimono” sulla maglieria trompe l’oeil, le vestaglie brodée e le tuniche svasate elevano il comfort della vita domestica.

La purezza del lino ha un ruolo essenziale nel guardaroba assemblato da Fendi: accarezzato dal cotone, dalle piume, dalla pelliccia e dalle trapunte in piumino, evoca immagini di biancheria da letto e da tavola ricamata, ricordi tramandati di madre in figlia. La palette respira nelle naturali sfumature del grano, del latte e del miele, tra i riflessi dell’azzurro del cielo e del rosso cardinale, mentre un bianco e nero cinematografici brillano come riflettori puntati sul tessuto. Leggerezza e profondità si fondono nella biancheria con pattern floreale délavé, nelle pellicce fustellate, nelle trapunte in satin boutis, nell’intricata lavorazione dei grembiuli in duchesse di seta, tulle ricamato e gazaar. Gli abiti raccontano le storie del rigore artigianale italiano e l’emozione della nostra esperienza universale: il savoir-faire di Fendi applicato a un momento surreale come quello che nel bene e nel male stiamo vivendo.

Anche il cast della sfilata, modulato nel segno dell’inclusione, racconta il senso di appartenenza a una community trasversale espresso dal mood della collezione in cui il candore luminoso del bianco lattiginoso è mitigato da lampi di rosso rubino, di arancio e di giallo limone: i top model più giovani si alternano in passerella ai perennial come Mark Vanderloo e Penelope Tree, icona della Swinging London, di Avedon e di David Bailey, senza dimenticare Edie e Olympia Campbell, Cecilia e Lucas Chancellor, Philippe e Dries Haseldonckx, mentre le modelle curvy come Ashley Graham incedono fra luci e ombre che esaltano la bellezza timeless delle lavorazioni.

Gli accessori sono come al solito un exploit creativo: . la baguette fatta a mano in Abruzzo è realizzata in merletto a tombolo aquilano inamidato nello zucchero, una tecnica perfezionata dalle monache benedettine sin dal XV secolo. La Baguette strutturata, proveniente dalle Marche, è tessuta in fili di salice naturale, ispirata alle ceste dei pescatori locali. Eterei veli di seta ricamati fluttuano sulle borse Baguette e Peekaboo in pelliccia floreale e cotone ajouré o il logo doppia effe in pelle trapuntata.

Proliferano le texture intrecciate: panieri in PVC riciclato, tote con struttura stretch traforata, cestini da picnic e valigie in tela diventano soluzioni pratiche e spensierate per la vita quotidiana. La seconda capsule collection Fendi x Chaos vede protagoniste cinture “grembiule” laser-cut e ajouré che contengono “tech jewellery” nei colori pastello, e orecchini a catena impreziositi da perle e da impertinenti dadi logati Fendi. Donne con stivali intrecciati, décolleté stretch e slide da piscina in rattan evocano un’eleganza primaverile. Per l’uomo, le scarpe da vela sling-back e le low-top T-bar sono i nuovi classici.

Giovani e liberi attraverso gli occhi di Pierpaolo Piccioli: dopo 25 anni il designer lascia la maison Valentino
Collezione uomo di Messika: un regalo speciale per la festa del papà