La foresta digitalizzata di Issey Miyake

I colori della foresta fungono da ispirazione prevalente per la collezione AI2017-18 di Issey Miyake: tripudio di pattern sperimentali che ricordano una fitta vegetazione impreziosisce capispalla e camicie. Un’intricata trama tessuta dal genio di Miyake per una collezione in bilico tra innovazione ed eleganza classica. Pioniere dal 1980 di uno stile universalmente conosciuto e di silhouette iconiche che nel corso degli anni sono state copiate da tanti, Miyake ha sfilato per la prima volta alla Paris Fashion Week nel lontano 1985: da allora le sue linee concettuali e il suo stile unico si sono imposti all’attenzione mondiale. La sua ultima collezione, disegnata da Yusuke Takahashi, riflette una sensibilità moderna e dinamica, che predilige funzionalità e comfort per linee destrutturate e capispalla evergreen. Largo a cappotti in nylon e taffetà, che vengono ripresi dagli archivi storici della maison: in particolare è la collezione AI1983 a fungere da ispirazione alle stampe che si alternano ora sulla passerella, protagoniste assolute per la prossima stagione invernale. Sfila un uomo atletico e moderno, che predilige la scelta di capi comodi e pratici, sposando la funzionalità come cifra stilistica. Largo a cappotti abbottonati sul collo caratterizzati da spalle oversize; i pantaloni sono techno, intrisi di note sportswear. Take a walk on the wild side, sembra essere il mood prevalente nella sfilata, tra stampe in colori pop che raffigurano foreste e piante tropicali. Non manca un tocco urban nei dettagli da trekking e nelle silhouette. La palette cromatica indugia nei toni del blu, del marrone e del nero, tra nylon e jacquard in poliestere di lana. Non manca ardita sperimentazione, tra suggestioni militari e dettagli sporty. La foresta di Miyake è digitalizzata, tra caleidoscopici grafismi ed ardite geometrie veniamo proiettati in un universo parallelo in cui la natura e la metropoli sembrano fondersi indissolubilmente.

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