Sfila a Londra il mix & match di Joseph

Ardita sperimentazione pervade la passerelle di Joseph: sarà un autunno/inverno 2017-2018 all’insegna del mix & match, per una moda che si apre ad inediti accostamenti stilistici. Sovversiva, irriverente, la collezione Joseph è caratterizzata da un mix di tessuti di pregio accostati a materiali grezzi, tra linee femminili e suggestioni mannish. Louise Trotter, direttrice creatica del brand, offre una vasta gamma di capi in pregiato knitwear, selezionando filati di lana da accostare a trench in PVC e cappotti militari in vinile. Largo a proporzioni oversize sia per i capispalla che per i pantaloni, caratterizzati da tagli sartoriali che strizzano l’occhio al guardaroba maschile. Largo a tute oversize dalle suggestioni workwear spesso impreziosite da grafismi dal piglio surrealista; suggestioni mariniere in certi caban e nei cardigan con bottoni ampi; femminilità allo stato puro negli abitini svolazzanti in impalpabile chiffon di seta; giochi cromatici a contrasto nei patchwork floreali che impreziosiscono capispalla cocoon e lunghi abiti in chiffon plissettato. La palette cromatica predilige il blu, il bianco, il rosso e le stampe floreali. Non mancano note Eighties e Nineties nel grunge di certi tailleur oversize come anche nei maxi cappotti in vinile. La designer, che ha definito Joseph un brand “che vive in uno spazio androgino”, si dimostra coerente con la propria estetica: tuttavia in questa stagione l’identità stilistica del marchio si arricchisce di note maschili. La stilista ha dichiarato infatti di voler lasciarsi ispirare “dall’ideologia di un’uniforme maschile, da un lato, e dal guardaroba ideale di una donna, dall’altro, mettendo tra essi uno specchio cosicché possano realmente riflettersi reciprocamente”. E proprio come accade con gli specchi, l’immagine che ne deriva appare spesso distorta, deformata da note stridenti; il risultato è una realtà falsata dall’occhio umano, che sembra non riconoscere più il sempre più labile confine tra finzione e realtà, tra immaginazione e vita concreta. Non mancano tocchi iperfemminili, come nelle bluse arricchite da rouches, ma le stesse camicie rivelano note dichiaratamente maschili a partire dai colletti. Una collezione in bilico tra ispirazioni military-chic e note genderless, il cui scopo principale è affermare con forza il potere seduttivo femminile, considerato alla stregua di un’arma a favore delle donne.

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