La sartorialità scultorea di Nehera

Decostruzioni ardite e sovrapposizioni affascinanti dominano sulla passerella di Nehera: sebbene la collezione autunno/inverno 2017-18 risulti a tratti ermetica, gli elementi che contraddistinguono da sempre l’estetica del brand ci sono tutti. Tra note tailoring e pezzi iconici, Samuel Drira non smette di incantarci, attraverso un excursus iconico nello stile timeless, per pezzi evergreen, da indossare in ogni momento della giornata. Largo a dress impreziositi da stampe floreali, che si alternano a capi dalle suggestioni dichiaratamente workwear: come un aviatore la donna stretta in colletti scultorei, tra linee sartoriali asimmetriche che rivelano audaci dicotomie e mirabolanti virtuosismi stilistici. I capi basic acquisiscono nuova vita, in un continuo gioco di rimandi, che non rinuncia ad un tono intellettuale, per una collezione iconica, in linea con l’estetica del brand. Il défilé si apre con giochi di knitwear tagliuzzato, quasi opera di cimici impazzite, ma l’effetto è affascinante, mai scontato: linee sartoriali asimmetriche si alternano a capispalla in feltro di lana. Le silhouette a trapezio dominano, accanto a trench oversize, che incarnano al meglio lo stile del brand. Capi che ricordano quasi pepli si indossano con maxi guanti a contrasto ed orecchini scultorei; la pelle di trench dal piglio strong non lesina in inediti patchwork, come listini e blocchi bicromatici che attraversano i capi, conferendo loro interessanti spunti artistici. La pelle riveste anche gilet lasciati sbottonati, da indossare sopra inediti kimono: in passerella si alternano volti più o meno giovani, ad incarnare uno stile senza tempo, in una moda che abbraccia il momento attuale, pur mantenendo un’aura fortemente impegnata.

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