Milano Moda Uomo: Giorgio Armani maestro di stile

“L’eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare”: è un vecchio monito di Giorgio Armani, assolutamente attuale se si guarda alla sfilata che ha avuto luogo stamane nel quartier generale della maison. Come di consueto è Re Giorgio a chiudere la settimana della moda milanese, con una collezione Autunno/Inverno 2016-2017 che lo stilista definisce “un riassunto dei miei amori”. Finalmente senza più paura di mettersi a nudo, felice di essere se stesso, dall’alto di una rinnovata consapevolezza: alla vigilia del suo 82esimo compleanno, Giorgio Armani dichiara di sentirsi così. Lo stilista ammette di aver attraversato diverse fasi nel corso della sua sfolgorante carriera, forte di una incessante crescita interiore che lo ha portato a vivere innumerevoli stagioni restando sempre protagonista indiscusso della moda italiana.

La collezione per la prossima stagione invernale è un viaggio interiore attraverso il caos della società attuale. Il blu profondo, che lo stilista privilegia a qualsiasi altra nuance, diviene antidoto e cura per i mali di oggi, in primis per quell’esibizionismo e quell’ostentazione spesso priva di contenuti che caratterizzano la moda odierna. Per Giorgio Armani la vera sfida oggi è riuscire a creare capi eleganti senza scadere nell’eccentricità. Meno audace di un tempo, lo stilista ammette il suo intento di voler adattare ai tempi un rinnovato concetto di stile. Inevitabile la critica a certi colleghi, che creano senza preoccuparsi della reale adattabilità dei capi visti sfilare sulla passerella con la vita reale. «Chi è che mette quella roba lì? Per chi lo facciamo? Bisogna piantarla di pensare solo al piccolo giro della moda», puntualizza lo stilista, che auspica il ritorno ad una moda vera, concreta e possibile.

Si prospetta un Autunno/Inverno 2016-2017 nel segno della classicità, per un’eleganza sobria e discreta, che sembra tornare in auge. Re Giorgio è generoso come non mai, e tante sono le uscite per lui e per lei che hanno caratterizzato la sfilata. Il nuovo lusso si sposa al comfort, per linee fluide e capi dall’appeal sofisticato. Il velluto blu è protagonista assoluto per la sera, in una collezione in cui predominano cashmere e alpaca, ma anche lunghi cardigan in lana con motivi etnici, forse l’unica nota colorata che Armani si concede. La palette cromatica varia dal grigio al rosa al nero, in una riscoperta dell’eleganza evergreen dell’uomo vestito di scuro. Il classico doppiopetto dalla linea a scatola si indossa ora con i pantaloni con le pinces, tra capi in montone ecologico che rimpiazzano la pelliccia tradizionale. Audace sperimentazione nelle tecniche di lavorazione dei capispalla, che vedono pellicce ecologiche in kidassia e gilet indossati sul corpo nudo. Suggestioni africane nelle stampe, i ricami pregiati conferiscono un tocco stilistico nuovo al più classico dei completi. Tessuti con fini lavorazioni artigianali completano il classico abito scuro, tra citazioni classiche, quali il cappotto con la martingala. La pelle scamosciata spicca tra i materiali usati, accanto ad alcuni giacconi matelassé. Le bretelle tornano protagoniste, insieme a guanti e altri dettagli tipici del guardaroba maschile, come il gessato. I cappotti con ampi revers si alternano alla giacca, che diviene quasi una guaina perfetta per esaltare la scultorea fisicità dei modelli. Tra gli accessori cappelli fedora, occhiali da sole e cartelle da lavoro, ai piedi scarpe carrarmato. Nel front row non mancano le celebrities: occhi puntati su Russell Crowe, ospite della sfilata e amico di vecchia data di Re Giorgio.

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