Milano Moda Uomo: Vivienne Westwood a favore di Assange

A movimentare come di consueto la settimana della moda, ecco Vivienne Westwood: nessuna dietrologia per la stilista britannica, che ha rivendicato dalle passerelle della Milano Moda Uomo la sua ennesima battaglia politica. La designer si è apertamente schierata a favore di Julian Assange, padre di Wikileaks, che vive da cinque anni da rifugiato all’interno dell’ambasciata ecuadoregna di Londra.

Assange, 44 anni, vive dal 19 giugno 2012 all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador della capitale inglese per evitare di essere estradato in Svezia per reati di natura sessuale rispetto ai quali si è sempre dichiarato innocente. “Julian Assange non è mai stato condannato, perchè non c’è nessuna prova contro di lui. È tutta una montatura”: niente peli sulla lingua per la stilista, ancora una volta madrina del politically incorrect. Alla base della richiesta svedese, secondo l’hacker australiano ci sarebbero manovre da parte degli USA, dove rischierebbe di essere condannato per lo scandalo Wikileaks, ovvero la pubblicazione di migliaia di documenti riservati che minarono la diplomazia americana.

Parole forti quelle con cui si è espressa Vivienne Westwood sia per quanto concerne la vicenda che vede imputato Assange sia per il tema di Brexit, rispetto al quale si è schierata apertamente firmando una petizione perché l’Inghilterra resti in Europa. Parole di elogio anche per Angela Merkel che, a detta della stilista, sarebbe oggi una delle figure politiche più solide.

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“Je suis Assange” diviene quindi il motto del fashion show, introdotto da un videomessaggio in cui lei, l’indomita stilista, ci mette la faccia, schierandosi a favore del fondatore di Wikileaks. La stessa scritta compare sulla t-shirt che la Westwood sfoggia a fine sfilata. Assange diviene simbolo di una celebrazione a favore della libertà intesa come valore universale. Inoltre tante saranno le mobilitazioni che, in diverse parti del mondo, vedranno la partecipazione di personalità come Patti Smith, Noam Chomsky e Brian Eno. Il gatto di Assange, ribattezzato “the embassy cat”, diviene iconica mascotte della nuova collezione.

Non solo politica ma come sempre tanta moda per la collezione Primavera/Estate 2017 firmata Vivienne Westwood: molteplici le fonti di ispirazione, a partire dalle icone della musica anni Settanta, da Jimi Hendrix a Marianne Faithfull. La disco glam si unisce alle suggestioni neo vittoriane che hanno reso il brand storico. Genderless è la parola d’ordine di una collezione in cui i confini tra i sessi sono in bilico. Punk unisex e fascino ambiguo si trasferisce sui mantelli col cappuccio dal gusto gotico, che ora però è lui ad indossare. Efebico e romantico, l’uomo Vivienne Westwood sdogana l’androginia come nuovo fashion trend ed indossa lunghe tuniche che lasciano scoperto il torace. Fluidità e leggerezza divengono protagonisti di capi sofisticati ed innovativi. La gonna non è più ad esclusivo appannaggio della donna ma diviene passepartout sdoganato anche dall’uomo, che nella stagione estiva decide di svestirsi puntando a pochi pezzi dal grande impatto scenografico. Tricot e crochet impreziosiscono maglie e gonne, tra leggings glitterati e grembiuli floreali con marsine, dalle note folk. Grunge e neoromanticismo si uniscono a note zen delle tuniche, per lui e per lei.

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Torna prepotentemente alla ribalta il gessato, rivisitato in rosa antico. Trasparenze, nude look e sapienti giochi di vedo/non vedo rimarcano l’assenza di confini tra i sessi. La palette cromatica tocca i toni del sabbia, del verde mela e del vinaccia. Qua e là tocchi di viola e rosa. Estro e polemiche, come da copione, per un attivismo politico che si stampa su pull e t-shirt che inneggiano a Madre Natura, alla quale si rende omaggio attraverso scritte iconiche.

Giacche militari tagliate a vivo e red velvet inneggiano ad icone come Marianne Faithfull o i Rolling Stones. I confini tra menswear e womenswear divengono sbiaditi, mentre qua e là tocchi di una pallida estate si incontrano su timide stampe tropical e su ampi parei che l’efebico adone sfoggia sotto canotte glitterate e sovrapposizioni ardite. Giochi pirotecnici di un genio della moda che continua a stupire.

(Foto tratte da Madame Figaro. Foto copertina tratta da Styleandfashion)


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