Moda Parigi 2017, Demna Gvasalia rilegge i codici estetici di Balenciaga

Demna Gvasalia ha definitivamente convinto i critici del suo lavoro come direttore creativo di Balenciaga. Alla guida della griffe da un anno, il designer ha presentato alla settimana della moda di Parigi 2017 una collezione che è stata universalmente definita una delle più belle di questa stagione. Il perché è semplice: Demna Gvasalia non ha stravolto i codici estetici di Balenciaga, ma li ha riletti alla luce di una moda contemporanea e che porta la sua inconfondibile firma. È lo stesso stilista a dichiarare di aver attinto a piene mani dall’archivio della maison. «Ho guardato quasi 30 anni di fotografie di lookbook di Cristobàl – ha dichiarato nel backstage – e in molti di questi i modelli tengono il cappotto in mano». Così a Demna Gvasalia è bastato osservare quell’immagine e trasformarla in movimento: nella prima parte della sfilata, i capispalla asimmetrici riproducono la piega casuale che prende un cappotto quando lo si tiene in mano. E così via, tutta la collezione autunno inverno 2017-18 è basata sul concetto di forma e movimento, prendendo a modello linee, volumi e stampe dall’archivio di Balenciaga e ponendovi la firma del direttore creativo attraverso materiali di riuso e un’audace ironia.


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Lo show alla settimana della moda di Parigi 2017 segna il 100° anniversario della griffe, che Gvasalia ha voluto festeggiare chiudendo la sfilata con 9 abiti d’alta moda. Modelli ampi, stravaganti, incredibilmente moderni. Eppure vengono da bozzetti degli anni ’50 firmati Cristobàl Balenciaga. Questa volta l’estetica del fondatore della maison è stata mantenuta quasi interamente. Unica aggiunta di Demna Gvasalia agli abiti d’haute couture sono le tasche e le borse, anch’esse dal volume esagerato. Una scelta vincente, che ha fatto della sfilata Balenciaga una delle più applaudite alla settimana della moda di Parigi ma anche nell’intera stagione. Con un’ironia irriverente e un gusto contemporaneo, l’eleganza borghese e bon ton viene stravolta pur mantenendone l’armonia.


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