Schiaparelli: un tuffo nel passato

Ha sfilato nell’ambito dell’Haute Couture parigina Schiaparelli. Un défilé ricco di suggestioni antiche ma evergreen, con un tuffo nel glorioso passato della maison: è infatti alla celebre collezione Circus del 1938 che Bertrand Guyon si è ispirato per l’Autunno/Inverno 2016-2017.

Dall’aprile scorso alla direzione artistica delle collezioni Haute Couture e Prêt-à-couture, lo stilista riporta in auge il surrealismo che rese celebre Elsa Schiaparelli. Un’eredità pesante che però Guyon reinterpreta in modo mirabile, riuscendo nell’arduo compito di traportare l’eccentricità e la poesia della mente creativa di madame Elsa in una collezione che strizza l’occhiolino anche al mondo contemporaneo.

Suggestioni surrealiste sfilano fin dalla prima uscita: occhi e bocche, ma anche profili femminili fanno capolino da abiti asimmetrici. Largo a stampe caleidoscopiche, a partire dalla stessa location, che ricorda essa stessa i tendoni di un circo. Capi intrisi di sobria eleganza rivelano nella lunghezza maxi e nelle proporzioni un inedito ritorno agli anni Trenta. Velluto nero e maniche a sbuffo strizzano l’occhio ad un minimalismo che viene impreziosito dai ricami: è il circo con la sua stravagante eleganza e il suo immaginario ricco di meraviglie ad essere rappresentato sulla passerella. Animali fantastici, elefantini acrobatici, angeli, arabe fenici, costellazioni mitologiche ed esoteriche, e ancora farfalle e arte astratta: queste sono le stampe che sbucano da lunghi abiti scuri ma anche da minidress dall’appeal moderno. Motivi floreali e astrologici si alternano all’ironia di grandi cuori rosa shocking che sbucano da maxi dress da dea. Attenzione quasi maniacale per i dettagli, che diventano istrionici. Pellicce su minigonne audaci vengono decorate con animali fantastici che ricordano i bestiari medievali.

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Infine sfilano pepli in raso caratterizzati da sofisticati drappeggi e lunghi abiti da gran soirée ricoperti di paillettes. Organza e sete preziose per abiti da red carpet, che controbilanciano l’austerità delle giacche sartoriali e dei cappotti in jacquard.
Nel front row spiccano Isabelle Adjani, Marina Hands, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli di Valentino, che non commentano le ultime news circa il passaggio della Chiuri alla direzione creativa di Dior.

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(Tutte le foto sono tratte da Madame Figaro)


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