Winter fashion trends 2016: ritorno al Puritanesimo

Tra le tendenze per l’Autunno/Inverno 2015-2016 troviamo un mood che sembra trarre ispirazione dal passato, da un tempo remoto pregno di credenze religiose e testimonianze artistiche. Un tempo in cui arte e religione si incontrano, dando vita ad emozioni uniche.

Suggestioni che ricordano i dipinti dei pittori fiamminghi del Diciassettesimo secolo si mixano ad uno stile noir, tratto dal Puritanesimo di ispirazione vittoriana: la moda ci impone un ritorno alla sobrietà e l’uso di note dark, ai limiti del gotico.

Le passerelle per la stagione Autunno/inverno 2015-2016 propongono abiti castigati e virginali ornati da candidi colletti bianchi spesso accompagnati da capispalla neri, di imprinting gotico, che costituiranno un vero e proprio must-have.

Il nero si conferma passepartout, che si tratti di lunghi abiti rigorosamente accollati, come quelli proposti da Valentino, o di mantelle portate sopra camicie in seta legate al collo con grandi fiocchi.

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Suggestioni fiamminghe nello Still Life di Josh Olins
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La moda Autunno/Inverno 2015-2016 ci riporta all’età Vittoriana e al Puritanesimo

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Scarlett Johansson nel film “La ragazza con l’orecchio di perla”, ispirato al celebre dipinto di Vermeer


Severità, rigore e la riscoperta di un low profile, gradito evergreen: unici vezzi consentiti sono pizzi e merletti bon ton di fanciullesca memoria. Il candore di Scarlett Johansson nel film “La ragazza con l’orecchino di perla”, ispirato al celebre dipinto di Johannes Vermeer, sembra essere tornato in auge, in tempi in cui un esasperato sex appeal , vissuto quasi come un’esigenza, ha costretto la femminilità ad abbrutirsi.

Largo adesso a donne monacali, dal sottile fascino ambiguo, come nel servizio firmato Giampaolo Sgura per Vogue Giappone di ottobre 2015, con protagonista Caroline Trentini, splendida interprete di scatti pieni di pathos e dal grande impatto scenografico: “Caroline’s Symphony” -questo il titolo dello shooting- propone un mood di netta ispirazione fiamminga, e il mirabile styling curato da Anna Dello Russo completa l’ispirazione. Veli bianchi presi in prestito ai Puritani, coroncine che ricordano le principesse protagoniste dei ritratti del Rinascimento italiano, e ancora una citazione tratta dalla “Dama con l’ermellino” di Leonardo da Vinci. La moda a volte è una tra le più eloquenti forme d’arte, è proprio il caso di ricordarlo.

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Caroline Trentini fotografata da Giampaolo Sgura per Vogue Giappone, ottobre 2015
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Ricorda i dipinti dei pittori fiamminghi del Diciassettesimo secolo, lo shoot firmato Giampaolo Sgura per Vogue Giappone 2015
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Lo styling curato da Anna Dello Russo rievoca i dipinti più famosi, dal Rinascimento in poi
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Valentino

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Emilio Pucci


Valentino è stato iniziatore della tendenza di ispirazione fiamminga, già due anni or sono: continua il mood virginale con lunghi abiti da sera romantici e casti. Mantelli decorati da applicazioni gioiello sono state proposte da Emilio Pucci; colletti virginali hanno sfilato da Chanel e Alberta Ferretti, che ha proposto una collezione dal forte impatto scenografico. Pizzo nero, trasparenze e un mood che ricorda il celebre romanzo “Cime tempestose” di Emily Brontë.

Suggestioni vittoriane anche da Giles, nei colletti bianchi su scamiciati neri e nelle mantelle di ispirazione gotica. Tripudio di bianco da Philosophy di Lorenzo Serafini, in una collezione bon ton in cui non mancano le suggestioni vittoriane.

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Vlada Roslyakova, foto di Pierluigi Maco per Vogue Cina, gennaio 2007
Chanel
Chanel
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Alberta Ferretti
Alberta Ferretti
Alberta Ferretti
Philosophy by Lorenzo Serafini
Philosophy by Lorenzo Serafini
Alexander McQueen
Alexander McQueen
Giles
Giles
Ann Demeulemeester
Ann Demeulemeester
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Givenchy
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Freja Beha Erichen fotografata da Mario Testino per Vogue UK settembre 2011

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Arizona Muse per Vogue UK settembre 2011, foto di Mario Testino


Da Ann Demeulemeester sfila una collezione gotica, in cui il nero prevale su tutto; da Alexander McQueen fitte trame di pizzo e merletti si incontrano con una teatralità degna della maison. Givenchy propone una collezione dark, in cui abbondano i velluti e la seta: un patchwork di tessuti per abiti impalpabili in un fitto gioco di trasparenze.

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Tanga Moreau in “Infanta is Style”, foto di Paolo Roversi per Vogue Italia Settembre 1997
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Ymre Stiekema fotografata da Erwin Olaf per Vogue Netherlands, ottobre 2013

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Shoot firmato Patrick Demarchelier, Vogue UK febbraio 2015



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