Il disco, il libro, il film e la serie

Una volta al mese vi proporrò un disco, un libro, un film, una serie tv. 
Un modo per conoscerci meglio ma anche per (cercare di) proporre qualcosa di nuovo rispetto al normalmente iper-recensito. Ovviamente si tratta di cose molte legate al gusto personale.

La mia proposta musicale di dicembre è un cantautore poco conosciuto, Simone Avincola (su twitter @SimoneAvincola) – un misto di quella genialità che spesso emerge tra i tanti che fanno musica in questo paese. E nonostante e tenacemente oltre i modelli imposti dei reality e talent show alla facile ricerca del successo commerciale lungo una stagione.
Può piacere o meno ma Simone è un piccolo Makkox della musica, erede di lezioni apprese e studiate con una ottima conoscenza musicale sia nella tradizione popolare e folkloristica (suo anche un docufilm su Stefano Rosso) sia della vera tradizione della musica d’autore.
Una rara eccezione alla musica campionata, finalmente una melodia fresca, originale, moderna.
Per conoscerlo vi cosiglio:


Roma Far West



Plastica



FamoseNserfie



La Voglia



ma lascio a voi comporre la vostra playlist dal canale youtube


Il libro che vi propongo è “Napoli Brand” di Lucio Iaccarino (su twitter @lucioiaccarino).
È il racconto di una ricerca di marketing sulla città vista come “brand” e sul tema complessivo dell’accostamento di un brand alla città dov’è nato e dove risiede. 
Al di là della ricerca e del caso specifico, in questo libro c’è molta narrativa, il racconto di una città, della sua auto percezione e della percezione della stessa fuori dalla napoletanità.
Un libro utile a chi si occupa di comunicazione e marketing, per il suo resoconto preciso e metodologico oltre che per i tanti vari case-study. Ma soprattutto un libro utile a chi si occupa di politica, di “cose sociali” e di chi ha a cuore il bene comune, per avere una visione di come certi temi possano e debbano essere approcciati e analizzati.
Una ricerca del genere dovrebbe essere estesa ed istituzionalizzata per ogni amministrazione, di ogni città, per comprendere come dove investire per la crescita territoriale, per conoscere la percezione di un territorio, per avere una pianificazione autentica che crei sviluppo.


Il film che vi propongo è Lincoln (2013), e racconta gli ultimi anni del sedicesimo presidente degli Stati Uniti, in una nazione divisa dalla guerra cui mira a porre fine, unire il paese e abolire la schiavitù. Avendo il coraggio morale ed essendo determinato ad avere successo consapevole di obiettivi che avrebbero determinato il destino delle generazioni future. 
In un tempo di comunicazione politica estrema, tra svariate serie tv che ci raccontano una politica americana da spy-story e retroscena improbabili, questo film storico documenta forzature e compromessi necessari tra uomini di enorme spessore e consapevoli del loro peso di statisti e del momento storico in cui vivono.
Un film che ha molto da insegnare perchè ha molto su cui riflettere.


La serie Tv che suggerisco è Fleming – l’uomo che avrebbe voluto essere Bond. Si tratta di una miniserie in quattro episodi che racconta la vita (praticamente vera tranne qualche escamotage narrativo) dell’autore e creatore del personaggio di James Bond. In un’epoca in cui guardiamo allo spionaggio come tecnologicamente onnipotente in stile holliwoodiano non fa male tornare a quel (vero) lavoro di intelligence che, in altri tempi, con nemici altrettanto se non più potenti di quelli di oggi, diedero un contributo enorme.